Al largo delle coste orientali della Sicilia sono state rinvenute, e ritirate, due tonnellate di cocaina. A condurre l’operazione sono stati i militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Catania, in collaborazione con i finanzieri del gruppo aeronavale di Messina. Quest’ultimi, infatti, hanno ritrovato in mare diversi colli galleggianti, tenuti insieme da delle reti per evitare la loro dispersione. I colli, accompagnati da un dispositivo luminoso di segnalazione, erano imballati accuratamente per rimanere a galla, ed in modo tale che l’acqua non penetrasse all’interno, rovinando il contenuto. Secondo quanto riportato a seguito del sequestro, le due tonnellate di cocaina avrebbero fruttato circa 400 milioni di euro.
Una volta individuato il carico, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Catania si è immediatamente attivato. Con il Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, che ha fornito supporto, è stato possibile recuperare i colli nel mare: una volta coordinate le operazioni di messa in sicurezza del carico, il Nucleo di Catania ha svolto gli approfondimenti del caso rispetto all’operazione eseguita, che fin da subito è apparsa molto delicata. Secondo gli investigatori, tuttavia, il carico era stato lasciato appositamente in quell’area marina per essere in un secondo momento recuperato e portato sulla terraferma. A lasciare il carico, si ipotizza, una delle navi cargo che batte quel tratto di costa. Al fine di verificare la presenza di ulteriori colli in mare, possibilmente nelle aree circostanti a quella del ritrovo, è stata avviata un’attività di ricognizione aerea da parte del gruppo di esplorazione aeromarittima di Pratica di Mare, e della Sezione aerea di manovra di Catania.
Appurato che non ci fossero altri carichi in mare, i colli sono stati ispezionati. A eseguire l’intervento sono state le unità specializzate del nucleo pef di Catania. Dagli esami preliminari, effettuati tramite l’utilizzo di test speditivi, è effettivamente emerso che quanto rinvenuto all’interno dei colli fosse cocaina. Nello specifico, sono stati recuperati 1.600 panetti. Con un peso lordo complessivo di quasi 2mila chilogrammi, i colli erano circa 70.
L’ultimo ritrovamento in mare di cocaina, definito come il “più grande ritrovamento di droghe illecite effettuato dalle agenzie neozelandesi”, secondo lo stesso commissario della polizia Andrew Coster, risale allo scorso febbraio. Qui, nell’Oceano Pacifico, erano state ritrovate 3,2 tonnellate di cocaina: la sostanza, anche in questo caso, era racchiusa in 81 balle, avvolte da reti e coperte da galleggiante gialli. Le balle, in questo caso, erano state gettate in un “punto di transito galleggiante” dell’Oceano, aveva dichiarato Coster, col fine di essere raccolte e, in un secondo momento, essere probabilmente portate in Australia.
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