Il comitato ‘A scuola!’ festeggia la sospensione da parte del Tar Lombardia sull’ordinanza del presidente Fontana sulle scuole superiori. L’8 gennaio la giunta regionale aveva disposto per tutti gli studenti delle scuole superiori e degli istituti professionali la somministrazione della didattica a distanza per il 100% dell’orario scolastico.
“Sospesa l’ordinanza, rientra l’obbligo della didattica in presenza almeno per il 50% da subito”, precisa la nota del comitato che aveva presentato ricorso. “Poi si vedrà cosa succederà con le nuove fasce di rischio, ma per ora si tratta di un risultato straordinario per chi si è tanto battuto per la riapertura delle scuole superiori”. Secondo quanto si legge nella nota, “il ricorso presentato dal comitato ‘A scuola!’, insieme ad una rappresentanza di genitori di studenti delle scuole superiori, affiancato da una squadra di avvocati amministrativisti lombardi, è stato esaminato dal Presidente del Tar che, con un lungo provvedimento motivato su basi tecniche e logiche, critica l’operato della Regione per aver travalicato competenze statali e disapplicato nella sostanza il sistema delle ‘zone di rischio’ (il livello di rischio 3 non prevedeva l’applicazione della sola didattica a distanza)”.
Per i legali del comitato, “l’ordinanza di Fontana è criticata anche per la sua contraddittorietà e irragionevolezza perché il pericolo che l’ordinanza vuole fronteggiare non è legato alla didattica in presenza in sé e per sé considerata, ma al rischio di assembramenti correlati agli spostamenti degli studenti, rischio che l’ordinanza neppure indica come causa in sé di un possibile contagio”. L’ordinanza, infine, “ricorda che le Prefetture di Milano e di altre Province lombarde hanno adottato un piano ad hoc per gli spostamenti, concordato con le Autorità competenti, finalizzato a consentire la riapertura delle scuole e la didattica in presenza. Da ultimo, il decreto del Tar rileva che la Regione non ha depositato il parere del Cts che lo stesso Tar aveva richiesto con un decreto di urgenza di stamattina”.
“Prendiamo atto della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm”. Lo comunica la Regione Lombardia in una nota dopo aver appreso della decisione del Tar della Lombardia sulla sospensione dell’efficacia dell’ordinanza che prevede la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori.
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