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Scuola, concorsone a Torino: c’è anche Enrica, incinta al nono mese

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È partito il concorsone dei precari della scuola. Per gli insegnanti di Torino si tiene al “Majorana” di Grugliasco, e i partecipanti commentano le tante voci critiche sulla vicenda. A cui aggiungono la loro opinione: “Polemiche ci stanno sempre. Ma si poteva fare con calma la prossima estate, con le scuole chiuse“, afferma qualcuno.

Scuola: i precari sono perplessi

Il mondo della scuola, comunque, è in fibrillazione: “Ci saranno ricorsi e tutto verrà posticipato. Il discorso delle quarantene è un problema serio. Se un collega non può partecipare, perché gli è impedito, i suoi diritti sono lesi. E quelli dovrebbero essere uguali per tutti“, raccontano due tra i candidati.

Pur riconoscendo il problema, però, alcuni tra i precari della scuola non vedono il bicchiere solo vuoto. Anzi: “Le polemiche sono assolutamente ragionevoli. Con il Coronavirus in corso, fare un concorso lascia un po’ perplessi. Ovviamente a me va a vantaggio, detto questo sono però d’accordo con chi si lamenta“. “È comunque una grande occasione. Tanto più che nelle scuole si rispettano tutte le normative. Dispiacerebbe perdere una simile occasione, visto il bisogno di insegnanti che c’è“, sono infatti due altre testimonianze.

La futura mamma: “Le occasioni vanno colte al volo”

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Molto particolare la situazione di Enrica Parma, una dei tanti precari della scuola a tentare il concorsone. Torinese, a breve avrà un bambino. Incinta al nono mese, si è comunque presentata al Majorana di Grugliasco per sostenere l’esame: “Speriamo non succeda niente, l’ostetrica mi ha detto che la tensione può favorire le contrazioni“, ha raccontato.

Per Enrica partecipare al concorso della scuola somiglia comunque a una liberazione: “Mi sento bene, almeno è arrivato il 22 ottobre. Sono venuta in macchina, senza mezzi pubblici, e le occasioni vanno colte. Sono al nono mese, mi mancano due settimane al parto, non sarei venuta solo se fossi stata ricoverata“.

Enrica racconta quindi la sua serenità e anche l’orgoglio per la decisione presa: “Non sono preoccupata per il Coronavirus, le misure sono state rispettate. Mi dispiace per i colleghi in quarantena preventiva per la scuola che non sono potuti venire. Cogliete le opportunità, soprattutto nel settore pubblico, le occasioni vanno colte al volo. Non mi sembra sensato fare un concorso con la pandemia, ma se è stato deciso bisogna provarci“.

Sara Iacomussi

Classe 1992, da ottobre 2018 è la corrispondente da Torino per importanti editori in veste di videogiornalista. Formata al Master in Giornalismo Giorgio Bocca, è professionista dal 2017

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