CRONACA

Scuola, tutti in classe in Alto Adige: primo giorno per migliaia di ragazzi

Si torna sui banchi di scuola in Alto Adige, dove i ragazzi hanno ripreso le lezioni nelle prime ore di lunedì 7 settembre. Si tratta del primo territorio italiano ad aprire le porte degli edifici scolastici ai ragazzi: il rientro nella maggior parte delle Regioni è previsto per il 14 settembre 2020. Il premier Conte, però, ha ribadito come le Regioni mantengano piena autonomia rispetto alla scelta della data di inizio della scuola.

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in occasione del rientro a scuola, ha detto: “Abbiamo lavorato tanto per minimizzare i rischi. E a scuola chiederemo un sacrificio a tutti, studenti e personale, per seguire regole e comportamenti”.

Scuola, si riparte in Alto Adige

La provincia di Bolzano, in Alto Adige, spiana la strada per la riapertura delle scuole in Italia: la prima campanella è suonata la mattina di lunedì 7 settembre. Tra dubbi e incertezze sulle cattedre e sugli insegnanti precari, ma anche sull’arrivo dei nuovi banchi nei tempi necessari per la ripresa, i ragazzi sono entrati nelle aule con gli zaini in spalla e le mascherine sul viso. Una ripresa che ha il sapore del ritorno alla normalità. Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado le lezioni saranno in presenza dalle ore 7.30 alle ore 13.30, mentre per gli istituti superiori sono previsti metodi in presenza e a distanza. Per le scuole materne, invece, sarà possibile accompagnare e riprendere i bimbi un solo genitore per volta. Le attività riprenderanno a regimi pre-Covd.

In occasione della ripartenza della scuola, Lucia Azzolina ha lanciato il suo messaggio ai ragazzi, agli insegnanti e ai genitori, chiedendo sacrifici e impegno da parte di tutti. “Abbiamo fatto lo sforzo di ascoltare tutti – ha detto la ministra -. La scuola non è un posto fatato, asettico, dove il rischio è zero. Dal 14 settembre la partita diventa molto sanitaria”.

Le regole per ripartire

Ripartire in sicurezza è il primo obbiettivo della scuola: per questo, sono state istituite alcune norme di carattere generale. Innanzitutto, i bambini al di sotto dei 6 anni potranno non indossare la mascherina, ma dovranno evitare di creare assembramenti nell’ingresso a scuola. Chi avrà un temperatura superiore a 37,5 gradi, invece, dovrà rimanere in casa. Non si potrà entrare a scuola se nei 14 giorni precedenti si è entrati in contatto con una persona positiva al Covid.

In aula si potranno indossare solo mascherine chirurgiche, mentre non sarà necessario tenerla qualora sia possibile rispettare la distanza di un metro dai compagni. Sui mezzi pubblici la capienza sarà dell’80% e sarà necessario tenere la mascherina indossata per tutto il viaggio.

Roma, primo studente positivo

A pochi giorni dalla ripresa scolastica, a Roma è stato registrato il primo studente positivo al coronavirus. Si tratta di un ragazzo iscritto alla Marymount international, in zona Cassia. Non appena riscontrato il rischio di diffusione rapida del contagio, la Asl Roma 1 ha messo in isolamento domiciliare 60 persone tra insegnati e persone che sono entrate in contatto con il ragazzo positivo. Si attende ora un periodi di almeno 7 giorni per valutare l’eventuale comparsa di sintomi. Nel frattempo, per il giovane le lezioni proseguiranno a distanza.

Redazione

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