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Napoli, crollo nel cimitero di Poggioreale: cosa è successo

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Ha provocato il danneggiamento di circa duecento loculi il crollo di un edificio di tre piani all’interno del cimitero di Poggioreale, a Napoli. Un cedimento tanto improvviso quanto imponente, avvenuto in piena notte, intorno alle 3. Quest’ultima si è rivelata, nella gravità del fatto, una circostanza fortunata, dato che a quell’ora il cimitero è chiuso.

Non ci sono, come confermato dai rilievi di Vigili del fuoco e Protezione civile, né vittime del crollo né feriti. Resta però la drammatica situazione legata alle bare scoperchiate e ai resti umani rimasti fra le macerie. Al momento, come riporta Il Mattino, l’accesso al cimitero resta inibito ai visitatori.

Crollo nel cimitero di Poggioreale, le possibili cause

Difficile, al momento, stabilire cosa sia effettivamente successo e perché la costruzione sia collassata. Due, al momento, le ipotesi principali, quella della subsidenza e quella dell’erosione. La prima è legata allo sfruttamento delle falde acquifere. I lavori della metropolitana, effettuati proprio in zona, potrebbero aver svuotato le falde, impoverendo la tenuta del suolo.

La seconda, invece, è legata alle forti piogge che colpiscono regolarmente la zona negli ultimi anni, che potrebbero aver accelerato l’invecchiamento, per così dire, delle costruzioni. I periti sono già al lavoro per fornire le prime ipotesi.

L’accusa dell’AICCN: “Risultato di anni di degrado e incuria”

A seguito della notizia del crollo, l’Associazione Incaricati Confraternite Cimiteri di Napoli, per voce di uno dei suoi referenti, Gennaro Tammaro, ha lanciato una dura accusa attraverso una nota ufficiale: “Il crollo che si è registrato in queste ore è un monumento a imperitura memoria di come l’incuria e la disattenzione abbiano preso il sopravvento – si legge nel comunicato dell’AICCN –, una splendida cartolina che riproduce fedelmente come Napoli tratta il bene comune”.

“Lo stato dell’arte è incuria e degrado – ha poi affermato il rappresentante dell’associazione –. Sono passati anni, comunicati stampa, segnalazioni e richieste di tavoli istituzionali ad hoc, invece anche oggi dobbiamo gridare al miracolo che nessuno sia rimasto coinvolto nel crollo. Abbiamo bisogno di spiegazioni. Non solo sul crollo in sé, e cosa l’ha causato, ma su cosa questa Amministrazione intende fare per restituire decoro all’intero comparto cimiteriale, le strutture e gli immobili, oltre che all’organizzazione del comparto stesso”.

Luca Leva

Napoletano classe 1989. Giornalista, videoreporter e fotografo. Corrispondente da Napoli in funzione di videogiornalista per importanti editori nazionali, mi occupo principalmente di cronaca e politica. Faccio parte del collettivo di fotogiornalisti Buenavista photo.

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