Medici+sul+piede+di+guerra%3A+%26%238220%3BSiamo+ostaggio+di+Miur+e+magistratura%26%238221%3B
newsby
/cronaca/medici-sul-piede-di-guerra-noi-giovani-ostaggio-di-miur-e-magistratura/amp/
Categories: CRONACA

Medici sul piede di guerra: “Siamo ostaggio di Miur e magistratura”

[scJWP IdVideo=”tSsb5F6E-Waf8YzTy”]

Alcune decine di giovani medici si sono dati appuntamento davanti alla sede del Miur per chiedere lo sblocco del concorso per l’accesso alle specializzazioni. Il cartello esposto davanti al ministero parla chiaro: “23.756 medici, 14.455 posti in specializzazione. 9.301 specialisti in più non servono?“.

I giovani dottori: “Sbloccare la burocrazia”

In una situazione in cui gli ospedali sono al collasso c’è bisogno di medici – ha spiegato la dott.ssa Flavia Tirone. Stanno richiamando anche i medici in pensione, ma ci sono 14.500 giovani medici che hanno vinto un concorso pubblico più di due mesi fa. Ora siamo lasciati a casa. Siamo tenuti in ostaggio sia dal ministero che dalla magistratura“.

Chiediamo che si snelliscano le procedure burocratiche per far sì che questi 14.500 medici pronti per entrare in corsia e dare una mano sia nei reparti Covid che nei reparti non Covid possano il prima possibile lavorare negli ospedali“, ha aggiunto la dottoressa.

Medici, laureati, ma senza specializzazione: il nodo

Oggi i giovani medici si sono riuniti qui in piazza per reclamare un diritto fondamentale e costituzionale, che è il diritto alla salute. Questa piazza riguarda tutti i cittadini. Perché le criticità che già riguardavano la sanità italiana sono emerse adesso in maniera ancora più evidente con la pandemia. Quello che noi chiediamo è una riforma delle scuole di specializzazione, portandole a standard europei. Qui abbiamo il problema che gli studenti di medicina laureati e abilitati non possono diventare specialisti e quindi lavorare nel Servizio sanitario nazionale. Questa piazza rappresenta tutte le energie che oggi non possono trovare un ruolo nel sistema sanitario“, ha spiegato il dott. Giancosimo Mancini.

Infine le parole della dott.ssa Gaia Cesaroni: “Credo che l’intoppo burocratico in questo momento riguardi noi, ma in generale vale per moltissimi concorsi. Come si può decidere sugli spostamenti di un’intera nazione, in due mesi e mezzo si può decidere sul futuro dei medici“.

Andrea Corti

Nato a Roma nel 1978, dopo essersi dedicato al giornalismo scritto e ad aver pubblicato alcune biografie di personaggi dello sport come Zeman e Zanardi, ormai da anni è ‘sul campo’ con la telecamera in una mano e il microfono nell'altra. Dalle partite di calcio alle consultazioni per la formazione del governo, sempre con passione ed entusiasmo.

Recent Posts

Corteo 1 Maggio a Milano, in migliaia per le strade: “Stop al precariato”

Vizza, (segretario generale Fenea Uil): "È un Primo Maggio in cui vogliamo mettere al centro…

17 ore ago

Non solo Meloni, in tanti si sono presentati alle urne solo con il nome

La scelta è consentita dalla legge, però può creare delle ambiguità quando si verificano dei…

18 ore ago

Mattarella: “Il lavoro non è una merce”

Il presidente della Repubblica ha parlato davanti ai lavoratori dello stabilimento Gias di Mongrassano, in…

2 giorni ago

Le manifestazioni pro-Gaza continuano nei college americani

Non cessano le manifestazioni pro-Gaza: l'amministrazione aveva ordinato loro di sgomberare il cortile dove erano…

2 giorni ago

Stoltenberg incontra Zelensky e promette: “L’Ucraina entrerà nella Nato”

Nell'incontro a Kiev il segretario generale Nato ha promesso al presidente ucraino l'ingresso nell'Alleanza Atlantica…

2 giorni ago

Salvini: “Le parole di Vannacci sulla disabilità sono state travisate”

Il vicepremier: "Abbiamo assunto 13mila nuovi insegnanti di sostegno. Il nostro obiettivo è includere e…

3 giorni ago