CRONACA

Marcello Dell’Utri e Miranda Ratti, il divorzio è finto? “Si sono accordati per evitare i sequestri”

Il divorzio tra Marcello Dell’Utri e Miranda Ratti sarebbe stato deciso a tavolino: è quanto sostiene la Dia. La coppia si sarebbe accordata per non perdere i soldi di Silvio Berlusconi.

Marcello Dell’Utri, ex senatore, e Miranda Ratti si sono sposati il 12 giugno 1981 a Monza con rito civile e sono rimasti una coppia fino all’11 luglio 2019, data della separazione consensuale. Il 10 giugno 2020 è, poi, arrivato lo scioglimento del matrimonio. Questo, almeno, stando alle carte. Per la Dia, la Direzione investiva antimafia, si tratterebbe soltanto di una scelta di comodo. La coppia, infatti, avrebbe deciso di dividersi per non perdere i soldi ricevuti negli anni da Silvio Berlusconi e anche quelli legati al testamento redatto dal Cavaliere.

Dell’Utri-Ratti: il divorzio è falso

Il dettaglio legato al presunto finto divorzio emerge in una relazione di consulenza dei periti della procura di Firenze, che indaga su Dell’Utri per le stragi del 1993 a Milano, Firenze e Roma. La relazione indaga, nello specifico, i flussi finanziari che hanno dato vita al gruppo Fininvest-Mediaset nei primi anni Settanta e una nota della Dia del 15 settembre scorso sui rapporti economici tra i due. A raccontarne il contenuto è Il Fatto Quotidiano. Per la Dia, secondo quanto riportato dalla testata, la separazione tra i due coniugi sarebbe “un ulteriore strumento per rendere non aggredibili da parte dell’autorità giudiziaria i beni riconducibili a Dell’Utri, e strumento per consentire a Berlusconi di far pervenire, o quanto meno lo è stato per il passato, a Dell’Utri, tramite Spinelli elevate somme di denaro formalmente svincolate da rapporti tra i due“. Spinelli, citato nel documento, è Giuseppe, il ragioniere che si occupa delle spese della famiglia Berlusconi. Questo perché, come riporta la stessa relazione, “le elargizioni economiche dirette a Dell’Utri da parte di Berlusconi negli anni non hanno avuto mai interruzione“.

Immagine | Ansa @Maurizio Degli Innocenti – Newsby.it

Separati sotto lo stesso tetto

La relazione entra nel dettaglio del presunto finto divorzio. Sottolinea come i due, nonostante sulla carta siano separati, non abbiano in nessun modo cambiato le loro abitudini coniugali. “Non hanno mai messo in atto comportamenti giuridici omologabili all’abbandono del tetto coniugale o tipici delle coppie che si separano – si legge – Dagli accordi per l’invio delle somme di denaro per pagare gli avvocati di Marcello Dell’Utri, agli espedienti per sollecitare il finanziamento da parte di Silvio Berlusconi delle spese di ristrutturazione delle unità immobiliari a loro riconducibili, alla condivisione di alcuni accorgimenti per attribuire ad altri la titolarità dei beni a loro riconducibili“.

Il documento porta, poi, un esempio concreto di questi rapporti, che emerge in una intercettazione. Nello specifico, si tratta di una telefonata fatta dalla moglie all’ex marito. Lei chiede se, per favore, lui possa aprire la porta perché ha dimenticato le chiavi. Un episodio normalissimo che dimostra, però, come i due condividano ancora lo stesso spazio domestico e rafforza l’idea che la separazione possa essere stata decisa a tavolino. La relazione si trova agli atti del processo di Palermo sulla proposta di confisca dei beni a Dell’Utri. La Cassazione ha dato torto alla procura, che aveva chiesto il congelamento dei beni della moglie e dei figli.

 

Gianluca Pirovano

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