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Manovra, Malagò: “Soddisfatto? Si poteva fare di più per lo sport”

A margine della consegna dei collari d’oro 2023 al merito sportivo, Giovanni Malagò, il presidente del CONI, ha commentato la manovra. “È chiaro che lo sport, come gli altri settori, spera sempre di avere di più perché i costi sono aumentati. I budget sono stati rivisitati, come CONI ieri abbiamo dovuto attingere al nostro patrimonio per le attività previsionali. I soldi straordinari vanno a coprire i possibili premi degli atleti. Se riuscissimo a vincere più medaglie di quante previste si creerà un problema che saremo felici di porci“. Mentre sulla pista di bob ha detto: “Tutti vogliono realizzare la pista, ma bisogna vedere cosa succede nel resto del mondo. Ovunque non si fanno più questi discorsi, stiamo lavorando“.

“Superlega? Non è una buona idea, non tiene conto del merito sportivo”

Superlega? Io penso che non sia una buona idea, ma allo stesso tempo penso che ci sia la possibilità di organizzare un evento che è di interesse dei grandi club“, ha dichiarato Malagò. “Una competizione che, però, non tiene conto del merito sportivo e noi siamo un Paese che vive di questo. Le società di calcio sono delle Spa e quindi purtroppo non mi stupisce che il tornaconto economico attiri di più del merito. Io rappresento lo sport e lo difendo“, ha aggiunto.

Parigi 2024, Malagò: “Puntiamo a nuovo record ma prima dobbiamo qualificarci”

Il presidente del CONI ha poi parlato di Parigi 2024. “Io sono un grandissimo ottimista, quasi incosciente e coraggioso, ma so che non riusciremo per sempre a registrare record nello sport. Facciamo di tutto per fare in modo che questi giorni tardi il più possibile. Se alle prossime Olimpiadi registreremo un nuovo record? Si, ma bisogna prima qualificarsi. Vogliamo arrivare a 300 o 350 atleti e squadre a Parigi. Siamo molto competitivi. Carinamente si è detto che Tamberi sarà il prossimo porta bandiere, è un trend top come la Ferragni o la pista da bob. Non è serio fare questo discorso a dicembre, guarda il caso della Goggia che si infortunò – ha continuato -. Io farò le mie proposte in giunta e lo farò in rispetto alla carriera olimpica e alla parità di genere“, ha concluso Malagò.

 

Davide Di Carlo

Classe 1986, abruzzese cresciuto a Roma, sono assistente universitario e autore di una pubblicazione e di un romanzo. Appassionato di Medio Oriente e politica, seguo i lavori delle istituzioni italiane. Sono laureato in Scienze della Comunicazione, ramo politico-istituzionale, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2017 sono un giornalista pubblicista.

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