CRONACA (Bergamo). E’ stato un lungo e commosso abbraccio quello che nonna Giovanna ha riservato a Beatrice, la piccola guerriera di Bergamo guarita dal Coronavirus dopo quasi due mesi di malattia. “Quando è nata la piccola Beatrice eravamo felicissimi. Stava bene, era sana, la mamma stava bene. Quando la piccola Beatrice è stata trovata positiva mi è crollato il mondo addosso“, ricorda la donna.
Poi l’arrivo del Coronavirus, e la gioia che lascia posto al terrore: “In quella settimana è successo di tutto e di più. La morte del cognato, la malattia del papà. Beatrice era in ospedale e io non potevo andare ad abbracciare mia figlia sapendo che aveva questo grosso problema. Ha dovuto abbandonare in ospedale la sua creatura e venire via da sola senza poter tornare a casa sua. Avevamo talmente tanti problemi che ognuno cercava di sopravvivere con i suoi. Siamo stati travolti dalla paura e dallo sconforto“.
Un’intera famiglia messa insomma in ginocchio dal Coronavirus. E Giovanna ripercorre le drammatiche settimane ora finalmente alle spalle: “Marta era da sola con gli altri tre bambini, ho avuto tanta paura che Beatrice non ce la facesse perché il virus che l’ha colpita si è dimostrato molto forte“.
“Anche per Marta, sua mamma, è stato molto distruttivo“, racconta nonna Giovanna. “Dall’ospedale è dovuta tornare con un sacco nero pieno di indumenti di Beatrice e nella carrozzina al posto della bambina c’era solo questo sacco nero. Questa cosa avrebbe ammazzato chiunque“.
Dopo quasi due mesi di sofferenza però Beatrice ce l’ha fatta ed è guarita dal Coronavirus. “Per me è avvenuto un piccolo miracolo. Così piccola, con un COVID-19 così aggressivo, è veramente un miracolo che ce l’abbia fatta“, conclude Giovanna con un filo di commozione.
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