[scJWP IdVideo=”VZekdRcK-Waf8YzTy”]
“Il Covid mi ha tolto tutto, ho perso casa e lavoro“. Esordisce così Vlad Agota, trentatreenne transessuale, napoletana. “So bene che oggi è difficile per tutti trovare lavoro ma per me lo è ancora di più a causa della mia transessualità – prosegue Vlad -. In questo paese purtroppo funziona così: se il tuo essere transessuale non si vede puoi lavorare, diversamente no. Prima del Covid avevo un lavoro e ci ho messo un anno e mezzo a trovarlo“.
Dopo aver perso casa e lavoro, Vlad ha passato un’intera settimana a vagare per le strade della città senza meta. Poi, ha avuto la possibilità di entrare in una sorta di programma di sostegno del comune. Ora è ospitata, fino al 30 luglio, all’interno di un Cav (Centro Antiviolenza) del comune di Napoli. “Dopo non so che fine farò – racconta Vlad -. Io vorrei solo lavorare e così mi sento parcheggiata. Il comune e lo Stato italiano dovrebbero promuovere il reinserimento sociale di persone che vivono la mia condizione“. “Le mie amiche? Si sono adeguate al sistema – conclude – e si prostituiscono. Ma io non posso pensare che sia questa l’unica alternativa“.
Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…
Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…
Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…
Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…
Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…
ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…