CRONACA

Informazione, è fuga generalizzata | “Non capisco le notizie”, boom TikTok

Continuano a crescere il disinteresse e la sfiducia generali nei confronti dell’informazione che, dopo il “picco” coinciso con l’esplosione del Covid, tocca nuovi record negativi. Lo certifica il Digital News Report 2022 dell’Istituto Reuters, con alcuni dati decisamente interessanti. Da un lato, infatti, sempre meno persone vogliono ricevere aggiornamenti su questioni delicate e dolorose. Da un altro le generazioni più giovani si affidano sempre più a piattaforme nate con scopi diversi, a partire da TikTok.

Informazione, fiducia a picco ovunque

Per esempio, in Italia lo strumento per accedere all’informazione è ormai lo smartphone per sempre più persone. Di esse, poi, il 36% condivide notizie su social media e chat (al primo posto Facebook, seguito da WhatsApp e YouTube). Le fonti di stampa cartacee sono invece scese al 15%, mentre un anno fa chi si affidava ai giornali era il 18% della cittadinanza. E TikTok? Nei 46 Paesi coperti dall’indagine, il 40% degli under 25 lo utilizza ogni settimana, con il 15% che afferma di consultarlo per le notizie.

In generale, però, nei 46 Paesi interessati è l’informazione in generale ad aver subito un calo da parte della cittadinanza. La fiducia delle persone verso le notizie è arrivata a quota 42%, mentre nel 2021 era al 44%. La nazione in cui il fenomeno è meno evidente è la Finlandia, dove la fiducia resta al 69%. Fanalino di coda sono gli Usa, con un agghiacciante 26%. Poco più in alto, però, troviamo l’Italia. La nostra percentuale è infatti al 35%, in calo rispetto al 40% del 2021. Quando, però, la crescita rispetto all’anno prima era stata di un importantissimo 11%.

Pandemia, guerra, economia: i motivi della fuga dalle notizie

Bisogna peraltro osservare che la fuga dall’informazione, per molte persone, è sistematica. Sempre più alte sono le percentuali di chi evita di proposito le notizie su determinati argomenti. Tra essi la parte del leone va al Covid-19, l’aumento dell’inflazione, la guerra in Ucraina. Spicca il dato della Germania, dove il 36% della cittadinanza non vuole sapere le novità sulla guerra. Un dato cresciuto del 7% rispetto a quello che lo aveva preceduto.

Si invertono in parte gli aumenti realizzati al culmine della pandemia. L’analisi del 2021 conteneva alcuni segnali positivi per l’industria dell’editoria, con maggiori consumi e crescente fiducia. A distanza di un anno, c’è un quadro leggermente meno ottimista“, spiega l’Istituto Reuters. Ma il quadro sul ruolo dell’informazione presso la popolazione è forse un po’ peggiore rispetto alla frase sopra utilizzata. Tanto più che sempre più persone affermano che “le notizie hanno un effetto negativo sul loro umore“. E crescono anche coloro che affermano di evitare le notizie perché “difficili da capire“.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

3 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

6 giorni ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

6 giorni ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

6 giorni ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago