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Nell’ambito della mobilitazione nazionale unitaria sulla sicurezza del lavoro, anche i sindacati toscani si sono riuniti in piazza della Signoria a Firenze. “Ciò che ci preoccupa è il lavoro precario. Le aziende tendono a risparmiare sul costo della prevenzione e ad assumere lavoratori con contratti bassi e inadeguati. In quelle situazioni il dipendente è ricattato e non ha neanche la forza di segnalare che forse le norme di prevenzione non vengono rispettate“, spiega Elena Aiazzi (Cgil).
“Luana era in un apprendistato dove non era previsto quel tipo di mansione. L’addestramento all’uso degli strumenti è fondamentale. Ci preoccupa il lavoro precario, che sta dentro appalti e subappalti, si sceglie quello che costa meno e si risparmia sul costo della prevenzione, contratti assolutamente bassi e inadeguati. In quelle situazioni il lavoratore è ricattato. Chiediamo al Governo che investa nella formazione e nell’istruzione e finanzi nuovi ispettori, un sistema nuovo di prevenzione. Chiediamo alla Regione di modernizzare e investire sul sistema di prevenzione dell’Asl Toscana centro perché anche Firenze soffre di un investimento sulle persone e sulla professionalità. Servono aggiornamenti. Serve un nuovo modo di pensare il lavoro della prevenzione. Bisogna contrattare nelle aziende l’organizzazione del lavoro perché bisogna arrivare al rischio zero“, conclude Aiazzi.
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