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Firenze, nasce la Casa di Alice per i piccoli pazienti oncologici

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Un luogo accogliente per le famiglie dei piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Si chiama Casa di Alice ed è un un appartamento che l’associazione Alice Benvenuti Onlus ha messo a disposizione della rete di ospitalità delle famiglie dell’Azienda ospedaliero-universitaria fiorentina.

Casa di Alice, dedicata alla memoria di Alice Benvenuti

L’associazione Alice Benvenuti Onlus è nata a seguito della prematura scomparsa, a soli 18 anni, di Alice Benvenuti, che proprio nelle stanze dell’ospedale pediatrico Meyer ha combattuto la dura battaglia contro la leucemia. La madre di Alice, la signora Lucia Betti, si è detta emozionata al taglio del nastro.

“La Casa di Alice è nata dopo il nostro percorso – ha dichiarato -. La malattia di nostra figlia è durata due anni. Eravamo piuttosto vicini, partendo da Lucca, ma abbiamo visto molte persone che abitavano lontano da Firenze, per loro l’accoglienza era fondamentale. Ci siamo perciò proposti al Meyer, mettendo a disposizione questa casa che è nata per le brevi degenze. Possiamo ospitare fino a 4 persone, permettendo loro di ritrovarsi insieme e sentirsi a casa. Vogliamo che si sentano in un ambiente familiare mentre combattono una battaglia difficile”.

Il direttore del Meyer: “Il dolore si trasforma in sostegno”

I coniugi Benvenuti hanno messo a disposizione in questo modo la Casa di Alice, a vantaggio delle famiglie dei piccoli pazienti del nosocomio fiorentino. Un plauso per l’iniziativa è arrivato anche dal direttore dell’ospedale pediatrico Meyer, Alberto Zanobini: “È un’iniziativa importante perché, con l’ospedale che continua a crescere, arrivano più pazienti da fuori regione”.

“Abbiamo una forte rete di associazioni intorno che ci aiutano ad accogliere le famiglie, come l’associazione Alice Benvenuti Onlus – ha aggiunto Zanobini -. Questa casa ospiterà le famiglie dei nostri pazienti ed è bello vedere la trasformazione del dolore di queste persone in un progetto di sostegno per le altre famiglie”.

Emanuele De Lucia

Da sempre innamorato del giornalismo, ho perfezionato il mio percorso nella carta stampata prima di diventare a tutti gli effetti videomaker. Ho abbandonato (temporaneamente) carta e penna per imbracciare una telecamera e tuffarmi nella cronaca a tutto tondo. Dal 2012 sono giornalista professionista, ho scritto per alcuni quotidiani locali nella mia città natale, Napoli, passando dal settore dello Spettacolo alla Politica e la Cronaca, prima di trasferirmi in Toscana e occuparmi un po’ di tutto il mondo dell’informazione come videomaker.

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