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“Finalmente abbiamo raggiunto questo obiettivo. Anche se ormai coloro che lavorano alla Mole di Torino si erano organizzati per chiedere e per certificare il Green Pass a tutti i visitatori. È un impegno in meno e speriamo che questo faccia sì che vengano più visitatori. Oltre al Green Pass non ci sarà più bisogno della mascherina ffp2. Siamo contenti: tutto quello che riduce gli aspetti critici dal punto di vista logistico permette un maggior flusso all’interno del museo”. Così Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema di Torino. Da oggi alla Mole Antonelliana di Torino, come negli altri luoghi di cultura italiani, non è più richiesto il Green Pass per accedere.
“In due anni siamo andati a fasi alterne: dal lockdown del 2020 a dei vincoli che non stimolavano i visitatori a venire”. Il presidente del Museo del Cinema di Torino prosegue. “Speriamo che alla fine di aprile ci siano altre forme di rallentamenti e auspichiamo che dal mese di maggio si possa tornare alla totale normalità. Siamo nella fase in cui vogliamo convivere con il virus. Abbiamo ripreso le visite scolastiche e questo è importantissimo. Piano piano che la tensione nei confronti del contagio diminuiva i visitatori sono stati più tranquilli: nel weekend superiamo i duemila visitatori. È la dimostrazione che ci sia voglia di tornare alla normalità“.
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La fine dello stato di emergenza ha portato con sé degli effetti positivi in varie città italiane. A Roma vari cittadini hanno espresso la propria soddisfazione per questo importante passo avanti verso il ritorno alla normalità, ma c’è anche chi si è detto più scettico. “Secondo me non è ancora finita, i contagi continueranno“, hanno commentato alcuni abitanti della Capitale.
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“Ci voleva, è un segnale importante che ci da speranza. Abbiamo bisogno di tornare a vivere“. Questi alcuni pensieri dei cittadini milanesi sulla fine dello stato di emergenza Covid iniziato nel gennaio del 2020, che ritengono il momento importante come segnale di ripresa. Non mancano però alcuni che avrebbero preferito si attendesse di più “visto i casi in aumento“. Nel frattempo anche i locali in Duomo possono accettare i clienti nei dehors senza chiedere il Green Pass: “Dopo tutto quello che abbiamo passato è giusto così. Non siamo preoccupati“. Niente certificato anche nei saloni di bellezza e per entrare ai musei, come nella cattedrale del Duomo: “Noi eravamo in regola con il Green Pass“, racconta un turista in coda per entrare, “però è meglio per tutti alleggerire un po’ le regole“.
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