La Fase 2 è iniziata anche a Roma. Come previsto dal Dpcm in vigore da oggi, diverse attività hanno rialzato le saracinesche dopo quasi due mesi di chiusura a causa della pandemia di Coronavirus, con tutte le difficoltà comportate dal lockdown. Non mancano però i dubbi da parte degli stessi esercenti sulle restrizioni stesse, passate e future. Il problema, nello specifico, riguarda il volume degli affari, a detta di alcuni insufficiente per coprire le spese che ogni gestore di attività si trova ad affrontare.
“Siamo stati chiusi per cinquanta giorni abbondanti – ha dichiarato Mirko Mamberti, proprietario di un bar nel quartiere Pigneto -. Nel periodo di chiusura non abbiamo avuto alcuna entrata economica. Oggi è il primo giorno di riapertura ma la situazione è difficile, molto difficile“.
Lo stesso Mamberti lancia poi una provocazione, considerando che nei bar è possibile solo effettuare servizio d’asporto: “Mi chiedete se ci conviene aver riaperto? Direi di no: da stamattina abbiamo fatto forse venti caffè, non copriamo le spese dell’affitto così. Il bar è un punto di socialità, la gente ci va per fare colazione e due chiacchiere, trascorre qui un momento utile ad affrontare il resto della giornata. È una ricarica. Se non è consentito questo aspetto, però, si perde la funzione stessa del bar”.
“Per me sarebbe stato meglio non aprire – ribadisce il titolare del bar -. Sono contrario a riaprire tutto e subito, il virus non è sconfitto e il rischio di peggiorare la situazione è grande”.
Oltre alla questione riaperture, grande attenzione è rivolta alla situazione legata ai mezzi pubblici, come in tutte le grandi città. In questo senso non si registrano, almeno finora, particolari difficoltà. In particolare, la Fase 2 ha riportato i cittadini della Capitale sugli autobus ma non ancora in metro. Sulle linee di superficie Atac, infatti, i mezzi sono affollati, sempre nel rispetto dei segnalatori per mantenere le distanze di sicurezza, mentre sulle linee metropolitane sotterranee, dove si può occupare un posto ogni due, la capienza è ben lontana dal poter creare difficoltà.
Dopo quasi due mesi di chiusura a causa dell’emergenza coronavirus, anche a Roma, come nel resto d’Italia, hanno riaperto le aree verdi. Nel Parco regionale dell’Appia Antica tanti hanno approfittato della bella giornata per un giro in bicicletta, una sessione di jogging o di yoga. Qualcuno ha continuato ad indossare la mascherina, mentre l’invito ad evitare assembramenti è stato accolto.
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