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Ex Embraco, lavoratori di nuovo in piazza: “Il Governo dove c***o sta?”

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Sono arrabbiati i lavoratori della Ex Embraco che chiedono l’intervento del Governo ora che le indagini della Procura di Torino hanno confermato ciò che gli operai sostengono da sempre, “Voglio solo poter lavorare, si sta meglio dietro le sbarre che nelle piazze, e il Governo dove cazzo sta?”. Ventures non ha mai davvero operato per riprendere la produzione nello stabilimento di Riva di Chieri. “Siamo qui oggi perché vogliamo che il prefetto si faccia portavoce al Mise perché non abbiamo più notizie da tempo, al tavolo di aprile l’impegno era di rivedersi dopo una settimana, siamo al 23 giugno e non si è visto nessuno”, dicono i sindacati, sotto la Prefettura di Torino. “Siamo riusciti a togliere l’azienda da una manica di lestofanti”. “Arrivo qui più screditato, la politica e le istituzioni ricevono un duro colpo, i lavoratori avevano urlato da tempo questa situazione”, dice il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero.

I lavoratori dell’ex Embraco sono pronti a un serio processo di reindustrializzazione

Nel frattempo la Procura di Torino ha disposto il sequestro dei beni della famiglia Di Bari, proprietaria di Ventures, all’interno di un’indagine per bancarotta. “Sappiamo che il nostro interlocutore sarà un curatore fallimentare”, afferma Ugo Bolognesi della Fiom Cigl, “ma se avremo un progetto condiviso da Ministero, Invitalia e sistema delle aziende, potremo costruire un percorso serio anche grazie ai 12 mesi di cassa integrazione che avremo per il fallimento”. Tempo nel quale, sostengono i lavoratori, sarà possibile costruire un serio processo di reindustrializzazione all’insegna della mobilità elettrica. “Nel nostro Paese serviranno batterie elettriche, non possiamo permetterci che si facciano solo in Asia. Francia a Germania stanno investendo perché c’è piano europeo. Qui ci sono competenze nella ricerca, e abbiamo lavoratori che possono fare la produzione. I lavoratori hanno vent’anni d’esperienza e possono produrle. La Regione si è già detta interessata: l’ex Embraco diventi un polo di produzione di batterie elettriche per l’Italia”.

Sara Iacomussi

Classe 1992, da ottobre 2018 è la corrispondente da Torino per importanti editori in veste di videogiornalista. Formata al Master in Giornalismo Giorgio Bocca, è professionista dal 2017

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