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Il “popolo arcobaleno” si è dato appuntamento, a Roma, in piazza Santi Apostoli, per dare vita a una manifestazione colorata, vivace e pacifica. L’obiettivo è schierarsi a difesa del Ddl Zan, che introduce il reato di discriminazione omotransfobica. Un provvedimento che, invece, viene contestato del movimento “pro vita”, che si è ritrovato a pochi metri dalla manifestazione “arcobaleno” in piazza Montecitorio. “Siamo contro una legge liberticida che punisce la libertà di opinione“, racconta una manifestante.
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Durante la manifestazione promossa dal movimento “pro vita” e sostenuta da Lega e Fratelli d’Italia, alcuni ragazzi sono stati aggrediti per avere sbagliato piazza. Per errore, il gruppo, che avrebbe dovuto raggiungere piazza Santi Apostoli, è giunto, invece, a piazza Montecitorio. Da lì, sono prima stati assaliti verbalmente e picchiati con calci e spinte. Nel video la testimonianza di una delle vittime.
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Del Ddl Zan ha parlato Giorgia Meloni, presente alla manifestazione di Piazza Montecitorio, promossa dal movimento “pro vita”. “Se dico che l’utero in affitto è barbarie è discriminazione, devo essere sanzionato? Io penso che una madre non debba essere messa nella condizioni di vendere il suo bambino, è odio questo? No è una convinzione e le convinzioni non si processano“, le sue parole.
E ancora: “Io non penso come Scalfarotto che dice che la modernità si costruisce con le norme penali – prosegue il presidente di Fratelli d’Italia -. Le discriminazioni vanno combattute ma non possiamo dire che nella realtà italiana gli omosessuali siano discriminati. Si sono fatti passi da giganti su questo, io guardo l’osservatorio del governo e i dati mi dicono che non c’è una escalation. La discriminazione non si combatte dicendo che non puoi parlare di alcuni temi. I reati di opinioni che si stanno continuando a porre nel sistema sono un tentativo di silenziare chi è divergente. E’ un vecchio vizio della sinistra“.
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Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto sulla questione. “La libertà sopra tutto e sopra tutti e anche la libertà di difendere il diritto di un bimbo di avere una mamma e un papa a ritenere che l’utero in affitto sia una roba indegna e fuori dal diritto“, le sue parole a margine della manifestazione di Piazza Montecitorio.
E ancora: “Detto questo ognuno può fare l’amore dove vuole e con chi vuole ma non vorrei che domani venissi processato perché difendo il diritto di una mamma e di un papà di avere un bimbo. E’ una battaglia che difenderò fino alla morte. La costituzione definisce cosa è una famiglia, i padri costituenti non sono processabili. Lo Stato non deve dare lezioni di etica o morale, però difendere il diritto dei bimbi ad avere una mamma e un papà io ritengo che sia legittimo. Genitore uno e genitore due sono una follia“, conclude l’ex ministro degli Interni.
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