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CRONACA

Covid e finale Euro 2020, l’Oms: “Contagio in diretta, devastante”

“Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? La pandemia di Covid-19 non si prende una pausa stasera… La variante Delta approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante. Lo ha twittato Maria van Kerkhove, responsabile tecnico dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la crisi Covid-19, guardando in diretta tv le immagini dei tifosi italiani e inglesi in occasione della finale degli Europei.

Nonostante le preoccupazioni e le raccomandazioni della vigilia, infatti, all’indomani del match vinto dagli Azzurri la preoccupazione principale è che la partita rappresenti ora quello che Valencia-Atalanta di Champions League del 10 marzo 2020 rappresentò all’inizio della prima ondata di contagi. Ossia un focolaio potenzialmente letale, soprattutto a causa del dilagare della variante Delta nel Regno Unito.

Covid, 90enne contagiata da due varianti diverse

A proposito di varianti, in questi giorni in Europa si registra un altro – triste – primato. In Belgio, infatti, una novantenne positiva al Covid, poi deceduta, è risultata infettata contemporaneamente da due diverse mutazioni del virus, la variante Alfa (britannica) e quella Beta (sudafricana).

Secondo quanto contenuto in un Case Report che sarà presentato al Congresso europeo della Clinical Microbiology & Infectious Diseases, la novantenne belga non era vaccinata e non è chiaro come sia stata contagiata. Né se sia stata proprio la duplice infezione a determinarne la morte.

“Uno dei primi casi documentati, desta preoccupazione”

“Questo è uno dei primi casi documentati di co-infezione con due varianti del Sars-CoV-2 che destano preoccupazione, ha riferito l’autrice principale del lavoro, Anne Vankeerberghen, esperta del nosocomio belga Olv Hospital di Aalst.

“Comunque – ha concluso – il verificarsi di questi casi a livello mondiale è un evento probabilmente sottostimato a causa del limitato ricorso a test per identificare le varianti e a causa della mancanza di un modo semplice di identificare le co-infezioni con il sequenziamento dell’intero genoma.

Covid, la situazione in Italia: risale la curva dei contagi

In Italia, stando al bollettino di ieri, si registra una lieve risalita dei contagi da Coronavirus. Il tasso di positività torna all’1%, a fronte di 1.391 nuovi casi su 143.332 tamponi processati. Sette i decessi in 24 ore. Calano i ricoveri ordinari (-13), stabili invece le terapie intensive.

Ma, complici feste e vacanze, si diffonde la variante Delta e l’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere che, nella maggior parte dei casi, le infezioni riguardano persone non vaccinate. La preoccupazione, però, è che la curva torni a risalire dopo gli assembramenti e i festeggiamenti nelle piazze di questa notte per celebrare la vittoria degli Azzurri.

Speranza: “Nuove restrizioni? Insistiamo sui vaccini”

A margine di una visita al Policlinico Gemelli di Roma, il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla domanda se fosse preoccupato per i caroselli e le folle in strada ha risposto che “io chiedo sempre la massima attenzione: ci sono delle norme chiare e queste norme vanno rispettate. La mascherina è obbligatoria al chiuso. All’aperto, quando ci sono rischi di assembramenti e di non poter mantenere la distanza, la mascherina va mantenuta. Io chiedo a tutti di fare ogni sforzo per rispettare questa impostazione”.

E se con l’aumento dell’Rt nazionale potessero arrivare nuove chiusure o misure restrittive ha replicato: “Com’è noto settimanalmente noi monitoriamo tutti i dati. Ci aspettavamo una risalita, questa risalita è in corso con numeri più bassi del passato e come abbiamo sempre fatto ci affideremo alla nostra squadra di tecnici che continueranno a fare questo lavoro di verifica. Vediamo passo dopo passo come le cose vanno avanti. Quello che è certo è che la vera arma per chiudere questa stagione è la campagna di vaccinazione – ha chiosato –. Dobbiamo insistere sulla vaccinazione”.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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