(Milano). Riaperti gli otto cimiteri della città di Milano. Dopo il blocco deciso come forma di prevenzione durante l’emergenza Coronavirus, la cittadinanza ha avuto la possibilità di tornare a fare visita ai propri cari che non ci sono più.
Per controllare e contingentare gli accessi, ogni cimitero ha aperto una sola porta di ingresso e prima di accedervi viene misurata la temperatura. Sono ora consentite le visite ai defunti, nei giorni e negli orari ordinari di apertura e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e di protezione individuale che valgono in ogni contesto nel corso della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Permesso anche l’utilizzo di cappelle e sale del commiato.
Lo ha stabilito un’ordinanza del Comune, che recepisce le indicazioni del Governo sulla Fase 2 del contrasto al Coronavirus. Disposta dunque la riapertura delle strutture di Lambrate, Baggio, Bruzzano, Chiaravalle, Muggiano, Greco, Monumentale e Maggiore. Proprio in quest’ultimo è ospitato anche il campo 87, uno spazio di terra dove sono sepolte le vittime del Coronavirus che nessuno reclama.
“Il 18 marzo potrebbe essere la giornata di commemorazione delle vittime del Coronavirus. Fu la giornata dei camion che uscivano dal cimitero di Bergamo. Ne stanno parlando, anche per me è stata una scoperta di questi giorni” racconta il direttore del cimitero, Girolamo Facchini.
I visitatori del cimitero esprimono intanto emozione, commozione e anche qualche perplessità per la riapertura della struttura che il Coronavirus aveva fatto chiudere. “Non capisco perché l’avessero chiuso, visto che qui contatti non ce ne sono. Comunque meglio così“, spiega un uomo.
“Il cimitero è stato chiuso e non capisco per quale motivo, considerando che in un cimitero le distanze sono vastissime“, ribadisce una visitatrice, che trova anche un’ulteriore anomalia. “Oggi che finalmente avrebbero dovuto aprire tutte le 4-5 porte che ci sono, apriranno solo la porta principale. E lì ci sarà un assembramento pazzesco, perché tutte le persone vengono a trovare i loro morti. Se invece li avessero fatti defluire su tutte le altre entrate sarebbe stato anche più sicuro, perché noi avremmo mantenuto le distanze“.
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