CRONACA

Click day per il decreto flussi, attesi quasi 83mila ingressi

Oggi, lunedì 27 marzo, si svolge il click day, ossia il giorno previsto dal decreto flussi per l’invio delle domande dei lavoratori extracomunitari che desiderano lavorare in Italia. I posti disponibili per il 2023 sono 82.705. Questo numero, previsto dal nuovo Dpcm sulla programmazione transitoria dei flussi, è maggiore di circa 13mila unità rispetto alle 69.700 del 2022. Più della metà dei lavoratori (44mila) rappresenta la quota per il lavoro stagionale nelle aziende agricole e nel settore turistico e alberghiero.

Foto | Pixabay @Wioletta

Click day, per Coldiretti e Confagricoltura servirebbero 100mila lavoratori

Per quanto possa sembrare un numero importante, per le principali organizzazioni agricole non è così: hanno spiegato che servirebbero almeno 100mila addetti nelle campagne. Ettore Pardini, direttore di Coldiretti, ha dichiarato che questa necessità dev’essere affrontata “con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge”. Anche secondo Confagricoltura i numeri del click day non bastano a soddisfare le necessità del settore agricolo in primavera ed estate. L’organizzazione chiede ormai dai tempo una revisione del decreto flussi. Come sottolineato dal suo presidente, Massimiliano Giansanti, “occorre almeno il triplo della manodopera disponibile e adeguatamente qualificata”, soprattutto perché si prevede un numero di domande superiore rispetto all’offerta.

Le regioni in cui servono più lavoratori

Citando i dati del Dossier Statistico Immigrazione (Idos), Coldiretti ha rilevato che “in Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere, con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi”. Al momento non esiste una suddivisione a livello territoriale dei lavoratori extracomunitari che arrivano in occasione del click day. Coldiretti ha spiegato che, proprio come avvenuto in passato, le regioni in cui concentreranno le richieste di ingresse saranno le stesse nelle quali si concentrano le coltivazioni stagionali che richiedono un grande impegno di manodopera. In Trentino, per esempio, servono numerosi lavoratori per raccogliere le mele, mentre in Veneto è soprattutto la raccolta degli ortaggi e delle fragole a richiedere delle mani in più. Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di supporto nella preparazione delle piantine di vite per i nuovi impianti e, infinte, in Campania le persone arrivate in occasione del click day aiuteranno nella coltivazione del tabacco e del pomodoro destinato alla trasformazione industriale.

Foto | Pixabay @Nina Czapska

Click day, i principali Paesi di provenienza

Oltre a Coldiretti, anche Confagricoltura ha indicato una “crescita elevata” dei lavoratori di extracomunitari nel settore dell’agricoltura: rappresentano circa il 70% della forza lavoro del settore. Tra i Paesi di provenienza ce ne sono parecchi africani: Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria e Mali. Per quanto riguarda l’Est Europa, vari lavoratori provengono dall’Albania e dalla Macedonia. Infine, dall’Asia arrivano parecchie persone indiane e pakistane.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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