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La Casa delle Donne di Bologna ha inaugurato il servizio di chiamata nella Lingua dei segni italiana. L’iniziativa, promossa dall’Associazione MICCE e dal Bar Senza Nome di Bologna, permetterà alle donne sorde che subiscono violenza di videochiamare un’operatrice della Casa delle Donne. Un servizio che punta ad offrire supporto alle donne sorde e aiutarle ad allontanarsi da una situazione di violenza.
Lo scopo è di facilitare il contatto con i percorsi antiviolenza del territorio per le donne, lesbiche e persone trans sorde segnanti di Bologna. Il progetto vede la partecipazione di testimonial sordi, visibili e popolari, come “Brazzo”, rapper sordo lanciato da Italia’s Got Talent e la make up artist trans e instagram influencer Martina Panini.
Dal 25 novembre sarà attivo un numero WhatsApp con cui le donne sorde segnanti vittime di abusi potranno videochiamare e un’operatrice, grazie ad un corso base di LIS (Lingua Italiana Segni), potrà fissare un primo appuntamento in sede. Numerose operatrici dell’ente, infatti, hanno seguito un corso venti ore per apprendere la Lingua dei segni italiana proprio per fornire supporto alle richiedenti aiuto.
Il servizio è stato inaugurato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Presentato per la prima volta con un evento pubblico presso il Bar Senza Nome, punto di riferimento per le persone sorde.
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