CRONACA

Aria condizionata: scatta la multa per chi l’accende in macchina

L’uso dell’aria condizionata all’interno della propria automobile diventa quasi un obbligo. Soprattutto in questo periodo dove le temperature raggiungono anche i 40 gradi. Tuttavia, è necessario fare molta attenzione. Infatti, in alcune circostanze, tenere l’aria condizionata accesa può far incorrere in delle multe. Il divieto è stato introdotto dalla normativa europea, che ha l’obiettivo di limitare l’inquinamento. Successivamente è stato applicato in Italia, dove le sanzioni raggiungono importi piuttosto alti.

Aria condizionata in auto: la multa arriva se il veicolo è in sosta

Ora, al di là della diatriba che si è scatenata nei mesi scorsi sul fatto se gli italiani preferissero la pace o il condizionatore (copyright di Mario Draghi), un fatto è certo. Nel 2007 la normativa europea ha introdotto il divieto di tenere accesa l’aria condizionata in auto quando si è in sosta (quando ad esempio si parcheggia aspettando un’altra persona). Le multe previste possono raggiungere importi che vanno dai 41 ai 168 euro.

Nello stesso anno è arrivata anche la modifica al Codice della strada, attraverso un decreto, successivamente modificato nel 2010 e aggiornato recentemente. Il comma 7-bis nell’articolo 157 recita. “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo”.

A quanto ammonta la sanzione?

Nel 2014 gli importi delle sanzioni sono stati modificati. Quindi chi tiene accesa l’aria condizionata quando l’auto è in sosta incorre in multe che vanno da un minimo di 223 ad un massimo di 444 euro. In altre città europee le multe sono decisamente più basse. A Londra la multa raggiunge i 22 euro mentre a Madrid l’importo massimo è di 100 euro. Inoltre, in alcuni comuni italiani, se si rifiuta di pagare sul momento la sanzione, si è costretti ad abbandonare l’auto e a trascolare su un mezzo di trasporto pubblico per raggiungere la propria destinazione.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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