Si sta svolgendo a Milano il processo nei confronti di otto giovani attivisti e attiviste di Extinction Rebellion Italia. Per far sentire la propria vicinanza agli imputati, Simone Ficicchia, esponente di Ultima Generazione, ha organizzato un presidio di solidarietà. “C’è un processo per delle azioni non violente che Extinction Rebellion ha portato avanti nel 2021 durante la Pre-COP che ha segnato l’ennesimo fallimento dei leader mondiali su clima e la decarbonizzazione. Questo dimostra come quelle azioni avessero un senso per denunciare lo spreco di tempo e soldi di questo tipo di conferenze“, le sue parole.
A Ficicchia hanno fatto eco le parole di Davide Nensi, uno dei giovani sottoposti a processo. “Ci hanno detto ci sarà la prossima udienza il 30 marzo alle 13:30 dove verranno portati testimoni e si parlerà di fatti specifici, cercheremo di far valere le nostre motivazioni. Non abbiamo causato problemi di pubblica sicurezza, abbiamo semplicemente manifestato“, ha aggiunto.
“Dopo l’udienza del 10 gennaio il tribunale ha deciso di rigettare la richiesta di sorveglianza speciale per le azioni di disobbedienza civile non violenta. Questo dimostra per noi che chi protesta per il proprio futuro e chiede di fare cose concrete al governo non è socialmente pericoloso, ma anzi deve continuare per portare visibilità alla crisi climatica“, ha aggiunto ancora Simone Ficicchia.
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