
Tre gatti | Pixabay @ Алексей Боярских - Newsby.it
I ricercatori del Wildlife Research Center dell’Università di Kyoto hanno analizzato 280 gatti domestici, scoprendo che la comunicazione vocale ha una base genetica significativa
Un recente studio condotto dal Wildlife Research Center dell’Università di Kyoto ha rivelato che una particolare variante genetica presente nel DNA dei gatti domestici è associata a una maggiore produzione di fusa e vocalizzi. Questa scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Plos One, fornisce nuove intuizioni sul comportamento felino e sulla comunicazione tra gatti e umani.
La ricerca sul DNA dei gatti
I ricercatori hanno analizzato un campione di 280 gatti meticci, tutti castrati e sterilizzati, prelevando campioni di DNA per esaminare il gene che codifica il recettore degli androgeni. Grazie a un questionario compilato dai proprietari, gli scienziati hanno correlato i dati genetici con il comportamento dei felini. I risultati indicano che i gatti con una forma più corta del recettore per gli ormoni androgeni tendono a emettere più fusa. Questo comportamento è particolarmente utile per la socialità e la sopravvivenza degli animali.
La comunicazione vocale dei gatti
Ulteriori analisi hanno mostrato che i maschi con questa variante genetica producono un numero maggiore di vocalizzi nei confronti degli esseri umani, suggerendo un legame più forte con i propri proprietari. Al contrario, le femmine con la stessa variante mostrano un comportamento più aggressivo verso gli estranei. Questi risultati suggeriscono che la comunicazione vocale potrebbe essere più cruciale per i meticci, spesso salvati da una vita randagia, rispetto ai gatti di razza, che tendono a sviluppare la variante genetica per il recettore più lungo.
Il confronto con gli altri
Un aspetto interessante dello studio è il confronto tra il DNA dei gatti domestici e quello di altre specie feline, come il leopardo e il gatto pescatore. Queste specie presentano solo la variante corta del recettore, mentre i gatti domestici mostrano una varietà di varianti, inclusa quella più lunga, che potrebbe essere il risultato dell’addomesticamento e dell’incrocio selettivo operato dall’uomo.