Da quando esiste l’uomo, il suo sguardo è sempre andato verso il cielo. Prima verso le nuvole e gli uccelli, poi verso la luna, poi ancora verso le stelle. E piano piano ci stiamo avvicinando. Ci aveva provato Leonardo da Vinci, a inventare il primo aereo, ci riuscirono poi i fratelli Wright. Per lo sbarco sulla luna abbiamo dovuto aspettare addirittura la guerra fredda. Adesso però lo spazio e l’universo sono sempre più vicini. E se non possiamo permettercelo, sarà vicino anche solo su uno schermo.
È partito pochi giorni fa Inspiration4, il lancio che si inquadra nella storica missione della navetta Crew Dragon della Space X di Elon Musk, che mira a far viaggi spaziali della durata di tre giorni, a ben 500 km dalla Terra. A bordo ci sono l’imprenditore miliardario Jared Isaacman, che è anche comandante e finanziatore della spedizione, il medico Hayley Arceneaux, la cui storia per essere sopravvissuta a un tumore e portare una protesi ha fatto il giro del mondo, la divulgatrice Sian Proctor che è stata selezionata fra gli utenti di un servizio di e-commerce e infine l’ingegnere aerospaziale Chris Sembroski scelto attraverso una raccolta fondi per beneficienza.
Detta così però lo spazio sembra essere appannaggio di pochi, ricchissimi, fortunati. Da una parte è vero, ma c’è sempre un piano B.
“La realtà dello spazio è sempre stata la grande protagonista nei migliori casinò games – commenta la redazione di SlotMania.it –. Le sale da gioco virtuali, infatti, sono arrivati all’alba degli anni 2000, quando l’ossessione dell’uomo per i viaggi interspaziali ha raggiunto un nuovo culmine”.
Non mancano nel gambling grandi titoli che si riferiscono ai viaggi nello spazio: tra i migliori c’é “No Man’s Sky” del 2016. Oggetto di un vero e proprio caso editoriale, il gioco di Hello Games è stato il primo realizzato usando la “generazione procedurale”. “Si tratta di un algoritmo che genera in automatico nuovi pianeti e mondi man mano che il giocatore prosegue nel suo viaggio”, chiarisce SlotMania.it
Vero e proprio titolo del momento, anche se meno vasto rispetto ad altri migliori videogiochi di questa nicchia, è “Space Engineers”, videogioco molto simile a “Minecraft” ma con la differenza sostanziale di essere ambientato nel cosmo. Lo scopo è quello di controllare un ingegnere aerospaziale e creare con esso basi e navicelle per esplorare l’universo, trovare i materiali da costruzione, navigare tra pianeti e asteroidi portando esclusivamente un saldatore e un trapano.
Chissà se anche Jeff Bezos è partito con lo stesso bagaglio.
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