TECNOLOGIA

Un’app sta giocando un ruolo chiave nella guerra tra Russia e Ucraina: ecco come

In Ucraina la normalità è solo un ricordo. Dopotutto è normale: quando scoppia una guerra, ogni cosa subisce una trasformazione. La routine quotidiana delle persone, tanto monotona quanto rassicurante, perde ogni senso nel momento in cui i missili iniziano a trasformare le città in cumuli di macerie.

Le priorità cambiano, facendo sembrare marginale ciò che fino all’altro ieri era in cima ai pensieri della collettività. Il lavoro e le bollette da pagare passano in secondo piano quando la prospettiva di sopravvivere fino al termine della giornata inizia a sembrare sempre meno scontata. Mettersi al riparo, trovare del cibo e allontanarsi il più possibile dagli spari e alle esplosioni diventano le uniche cose che contano per la maggior parte dei civili. Tuttavia non manca chi sceglie di restare e provare a fare tutto ciò che è in suo potere per dare una mano al suo Paese e porre fine a un conflitto insensato. È questo il caso di Dima Shvets, Ceo e fondatore della startup Reface, creatrice dell’omonima app.

L’app che sta aiutando l’Ucraina

Appena è scoppiata la guerra, Shvets, come tantissimi altri ucraini, non ha pensato ad altro che a trovare dei modi per mettersi al sicuro e sopravvivere. Nei giorni successivi, alcuni membri del team di Reface si sono uniti rapidamente alle Forze di Difesa Territoriali dell’Ucraina, dei gruppi nati per supportare l’esercito del Paese. I civili che ne fanno parte svolgono compiti ausiliari come trasportare cibo e carburante, creare delle Molotov e preparare dei blocchi stradali. Questa scelta ha indotto Shvets a pensare a cosa fare per rendere Reface utile in un momento così difficile.

Foto: Screenshot

L’app in questione, disponibile per Android e iOS, permette di creare dei “deepfake casalinghi”, sostituendo la propria faccia a quella di vari personaggi famosi. Utilizzandola è possibile dare vita a simpatiche gif e video. In che modo Shvets e il suo team hanno reso utile un software chiaramente pensata per dei periodi meno turbolenti di quello attuale? Parlando con The Verge, il Ceo ha spiegato di aver sfruttato la popolarità dell’app in Russia per inserire al suo interno delle informazioni sull’effettivo andamento della guerra in Ucraina.

Le informazioni che circolano in Russia sono filtrate, anche perché Twitter e Facebook sono stati bloccati, e quindi la maggior parte della popolazione ha una visione parziale delle azioni messe in atto dal governo. Shvets ha deciso di sfruttare Reface per aggirare questo limite, diffondendo la verità a suon di notifiche push e filmati che mostrano ciò che sta accadendo nel suo Paese. Accedendo all’app, la cui icona ha ora i colori della bandiera ucraina, è possibile imbattersi subito in contenuti che invitano a supportare l’Ucraina tramite donazioni e altri gesti.

Foto: Screenshot

Anche lo spazio dedicato ai personaggi con cui è possibile scambiare la propria faccia è stato rivisto. “Prima gli eroi principali dell’app erano Jack Sparrow, Hulk e Iron Man. Ora, invece, ci sono i nostri civili, i nostri militari e il presidente Zelensky”, ha spiegato Shvets.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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