TECNOLOGIA

Razer Huntsman Mini, tastiera compatta per i gamer: recensione

La tastiera, per i gamer, è una periferica fondamentale. Deve essere resistente, precisa e veloce perché per i giocatori professionisti sono proprio i dettagli a fare la (grande) differenza. La Razer, fondata nel 2005, si è specializzata proprio in questo, ossia nella produzione di hardware per il settore del gaming professionistico. Non dobbiamo infatti dimenticarci che, ad esempio, nei paesi asiatici gli eSports sono considerati alla stregua degli sport ‘tradizionali’ e anche in Italia stanno registrando un sempre crescente interesse.

Razer vuol dire qualità

La Razer è cresciuta proprio con l’esplosione degli eSports, inizialmente grazie al successo ottenuto con la commercializzazione di diversi mouse all’avanguardia, progettati per soddisfare le esigenze dei giocatori, e successivamente ampliando il suo portafoglio prodotti con tastiere, cuffie, PC portatili e smartphone dedicati al gaming.

Nella nostra recensione parleremo di un nuovo prodotto che per certi aspetti è rivoluzionario. L’innovazione è tutta nella forma. La Razer ha pensato bene di realizzare una tastiera per gaming che, pur potendo contare su caratteristiche hardware di altissimo livello, è compatta nelle dimensioni, con un form factor del 60%.

Sostanzialmente la Huntsman Mini, questo il suo nome, è molto più piccola della classica tastiera da gaming della stessa azienda. Il prezzo di listino è di 149 euro ed è acquistabile sia nella finitura Black (quella che abbiamo provato) sia in quella Mercury White, nelle due varianti di switch Purple ‘clicky’ e lineari ottici Red. Noi abbiamo provato la versione con gli switch ottici a scatto, ossia la variante ideale per tutti i gamer che preferiscono un feedback tattile deciso e appagante, anche all’udito. Questo tipo di Switch fa il suo debutto proprio nella Huntsman Mini. Gli smorzatori del suono in silicone riducono significativamente il rumore garantendo un’acustica più silenziosa e rigorosa senza compromettere la velocità.

Razer Huntsman Mini: piccola e ‘rumorosa’

La Huntsman Mini va quindi a rispondere alla crescente richiesta da parte della community di una tastiera gaming compatta, facilmente trasportabile e ad alte prestazioni. Non dobbiamo infatti dimenticare che le periferiche per i giocatori professionisti con un po’ come le scarpe per i giocatori di calcio.

Il layout compatto non incide minimamente nemmeno nel suo utilizzo come tastiera ‘da lavoro’ poiché le funzioni normalmente assegnate ai tasti dedicati su una tastiera a grandezza naturale sono presenti come funzioni secondarie (stampate sul lato di ogni singolo tasto).

Chiaramente non può mancare il marchio di fabbrica dell’azienda, ossia il sistema dinamico di illuminazione Razer Chroma RGB in grado di impreziosire e rendere ancor più appagante la postazione di gioco (sono oltre 150 i titoli che integrano l’illuminazione dinamica Chroma, come ad esempio Fortnite, Apex Legends e Warframe).

La Razer ci ha poi abituato a packaging perfetti curati all’inverosimile. E anche questa tastiera non fa eccezione. Nella confezione, oltre alla tastiera e al manuale è presente il cavo di collegamento Type-C rimovibile.

Conclusioni

I prodotti della Razer sono una garanzia per i gamer. Sono ottimamente realizzati, hanno un buon rapporto qualità/prezzo e garantiscono elevate prestazioni. Questa Razer Huntsman Mini, pur essendo molto compatta, garantisce un feedback molto solido sia utilizzando come tastiera ‘da gioco’ sia come periferica per la produttività. In quest’ultimo specifico caso è proprio il rumore dei tasti a essere appagante e a garantire un feedback quasi da vecchia macchina da scrivere.

Pro:

-Qualità costruttiva
-Sistema di illuminazione Razer Chroma RGB
-Form factor del 60%

Contro:

-Il layout compatto richiede un minimo di adattamento

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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