TECNOLOGIA

Project Nazare, così Zuckerberg punta ad “annientare” gli smartphone

Un nuovo “effetto iPhone”. È l’obiettivo che si è posto Mark Zuckerberg, il Ceo di Meta, con Project Nazare. Ovvero il progetto con cui Mr. Facebook punta a trasformare i suoi occhiali a realtà aumentata in un prodotto ad alto impatto in termini di vendite annientando così il mercato degli smartphone a favore del metaverso.

Essere cioè protagonista di una sorta di “rivoluzione”, un po’ come era stato in passato per i primi smartphone di casa Apple. A rivelare le intenzioni di Zuckerberg è il sito specializzato The Verge, che pubblica l’indiscrezione del progetto a cui Meta sta lavorando e che prevede una fitta tabella di marcia per i prossimi anni. L’obiettivo del patron di Facebook sarebbe inoltre quello di smarcarsi dal controllo di Apple e Google, che oggi dettano le regole a cui tutte le app devono sottostare per sopravvivere sui loro dispositivi. Vediamo allora nel dettaglio in cosa consiste Project Nazare.

Project Nazare, i primi visori per l’accesso al metaverso nel 2024

Stando alle rivelazioni di The Verge, Meta sta progettando un paio di occhiali high-tech a realtà aumentata che costituiranno la “porta d’accesso” al metaverso. Dove, attraverso questi visori, gli utenti potranno perfino interagire con gli ologrammi di altre persone, ottenendo così un’esperienza più coinvolgente rispetto alle attuali videochiamate.

Foto Unsplash | Dima Solomin

Lo scopo di Zuckerberg, insomma, è chiaro: rinnovare ancora una volta il suo brand per dominare il mercato e avere un impatto rivoluzionario. Proprio come gli smartphone, e in particolare iPhone, hanno fatto con i “vecchi” telefoni cellulari spazzandoli via. Non a caso, i prototipi della prima generazione – che dovrebbero essere pronti nel 2024 – sono pensati per funzionare indipendentemente dagli smartphone.

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Come anticipato, la tabella di marcia di Project Nazare ha delle scadenze ben precise: una seconda versione con un design più leggero è infatti attesa per il 2026; seguita da una terza versione due anni più tardi, nel 2028. Zuckerberg “vuole che sia un nuovo ‘momento’ iPhone”, spiega un dipendente della società a The Verge. Meta, invece, al momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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