TECNOLOGIA

Meta non rinnova con la Siae. È finita l’era dei balletti sui social?

Si preannunciano tempi duri per gli utenti che amano inserire dei brani musicali italiani nei propri reel su Facebook e Instagram. Meta, la società madre dei due social, ha dichiarato di non essere riuscita a rinnovare il proprio accordo di licenza con la Siae. Tramite un portavoce, l’azienda ha sottolineato che “la tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae presenti all’interno della nostra libreria musicale”. Ha aggiunto che Meta ritiene “un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando al musica che amano. Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 Paesi del mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”.

Foto | Pixabay @Simon

Le conseguenze della scelta di Meta

Anche se la libreria musicale di Facebook e Instagram non si svuoterà del tutto, le scelte a disposizione degli utenti diventeranno meno numerose. Resteranno a disposizione solo i brani non presenti nel repertorio Siae, mentre gli altri spariranno e saranno silenziati nelle storie e nei reel nei quali sono presenti, perlomeno su Instagram. Agli utenti sarà offerta la possibilità di sostituirli con un’altra traccia musicale disponibile sul catalogo. Su Facebook, invece, i contenuti impattati saranno bloccati del tutto. Si parla perlopiù di brani italiani, ma nel catalogo della Siae non mancano neppure alcuni artisti stranieri (come i Cranberries)

Nonostante la rimozione dei brani italiani dalla libreria musicale dei social di Meta rappresenti un duro colpo per gli appassionati di balletti, la loro era sembra ancora ben lontana dal giungere al termine. A conti fatti alcune delle canzoni più gettonate non fanno parte del catalogo della Siae. Quindi non temete, la danza di Mercoledì sulle note di “Bloody Mary” di Lady Gaga non sparirà e neppure i pochissimi video che contengono la versione remixata di “Remember” delle Shangri- Las (qualcuno ha detto “oh no”?).

Inoltre, la diatriba con la Siae riguarda solo Meta, quindi su TikTok continueranno a esserci numerosi video con le canzoni italiane del momento, da “Supereroi” di Mr. Rain a “Furore” di Paola e Chiara, senza dimenticare “Made in Italy” di Rosa Chemical e “Tango” di Tananai.

Foto | Pixabay @Webster2703

La replica della Siae

Tramite una nota, la Siae ha dichiarato di essere sconcertata dalla decisione di Meta. “Viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valor del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti. Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Tale apertura è dimostrata dal fatto che Siae ha continuato a cercare un accordo con Meta in buona fede, nonostante la piattaforma sia priva di una licenza a partire dal primo gennaio 2023”.

Nella parte finale della nota, Siae afferma che “non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana”.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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