TECNOLOGIA

FarmVille, la fine di un’epoca: stop al gioco originale su Facebook

L’anno nuovo ha messo ufficialmente fine a FarmVille. Dal 1° gennaio, infatti, non è più possibile giocare al simulatore gestionale di una fattoria che fu probabilmente il più popolare gioco della storia di Facebook e che una decina di anni fa anticipò quello che sarebbero stati un pezzo di internet e certi giochi online o per smartphone. Come annunciato già a settembre da Zynga, l’azienda produttrice del gioco, FarmVille chiude perché per funzionare aveva bisogno di Flash Player. Il programma che l’azienda Adobe ha deciso di dismettere.

A chiudere, comunque, sarà solo il primo FarmVille. Continueranno invece a essere disponibili le sue espansioni e i suoi seguiti. Seguiti ai quali si può giocare anche da smartphone e fuori da Facebook, che erano arrivati però quando FarmVille aveva già lasciato posto ad altri giochi e attività digitali. Tuttavia, più che per quello che era stato negli ultimi anni FarmVille è ricordato (anche se raramente celebrato) per quello che fu e per il segno che ha lasciato. Ancora oggi visibile altrove. “Un tempo FarmVille conquistò Facebook”, ha scritto il New York Times: “Ora tutto è FarmVille”.

La storia di FarmVille durata poco più di un decennio

Distribuito per la prima volta nel giugno 2009, FarmVille in meno di due mesi arrivò a 10 milioni di utenti giornalieri attivi e nel momento di sua massima popolarità raggiunse i 30 milioni di utenti attivi al giorno, con circa 80 milioni di utenti che ci accedevano almeno una volta al mese. Ma entrarci una volta al mese non era il modo ideale per ottenere buoni risultati. Nel suo simulare le tante attività di una fattoria, FarmVille richiedeva che i suoi giocatori vi accedessero con costanza, così da poter ottimizzare le attività produttive della fattoria e, per esempio, evitare di perdere il raccolto.

In alternativa, per rendere le cose più efficienti e veloci il gioco permetteva di ottenere bonus chiedendoli ai propri amici di Facebook (cosa che fu alla base sia del successo del gioco, sia del fastidio che generò in molti) oppure di pagare, con soldi veri, per ottenere certi risultati. A quanto pare furono in molti a scegliere questa seconda opzione, perché nel 2013 Zynga disse che il totale dei pagamenti effettuati in FarmVille aveva superato il miliardo di dollari.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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