TECNOLOGIA

BeReal: come funziona il nuovo social e perché ha successo in Usa

BeReal, il nuovo social americano, sta riscuotendo un notevole successo. È l’esatto opposto di Instagram: non è possibile ritoccare le foto e si può mostrare solamente la vera vita degli utenti. Bastano due minuti per scattare un selfie e una foto di quello che si sta facendo e condividerle entrambe come post. Stop, quindi, a modifiche e ritocchi. Proprio il fatto di mostrarsi al naturale sta favorendo successo tra gli studenti dei college statunitensi.

Che cos’è BeReal

BeReal, è stato introdotto alla fine del 2020 dai francesi Alexis Barreyat e Kévin Perreau ma ha ottenuto una vera popolarità soltanto di recente. L’obiettivo è creare uno spazio in cui le persone possano far vedere veramente come sono fatte le loro giornate, discostandosi dai social con filtri inverosimili.

BeReal non permette di caricare foto dalla propria galleria, né di aggiungere filtri. Una volta al giorno, in un orario sempre diverso e casuale, l’utente riceve una notifica: “Hai due minuti per scattare e vedere quello che fanno i tuoi amici”. È in quel momento che bisogna fotografare sé stessi attraverso la camera anteriore del cellulare per mostrare poi quello che si sta facendo. Pubblicato il selfie, si ottiene l’accesso alla homepage con tutti i post condivisi dagli amici. Il social non prevede nessun follower e nessun like. Come spiegato dagli sviluppatori è “un modo unico per scoprire la vita reale dei tuoi amici”.

Le piattaforme attuali

L’unico modo per interagire con gli altri utenti è tramite le RealMoji o attraverso i commenti che è possibile scrivere sotto alle immagini pubblicate. Fino ad adesso, il social BeReal è disponibile solamente in lingua inglese, francese e spagnola, ma è già presente su iOS e Instagram sui rispettivi App Store. È gratis in tutti i Paesi in cui è distribuito, anche in Italia. Per iscriversi bastano le proprie informazioni di base e creare un cosiddetto RealMoji, il sostituto delle emoji classiche che serve da interazione con gli amici.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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