Perché negli USA il Natale è il giorno in cui gioca (solo) l’NBA?

Per i Lakers di LeBron James si tratterà dell'ennesima volta che scendono in campo a Natale (LaPresse) Newsby.it
Newsby Giancarlo Di Stadio 25 Dicembre 2022

Negli USA, e ormai anche nel resto del mondo, il giorno di Natale è sportivamente sinonimo di basket e di NBA. Come una necessità di è trasformate in successo.

Per gli appassionati di basket il giorno di Natale è il giorno dedicato all’NBA. E’ ormai tradizione consolidata che durante il periodo clou delle feste, dal 24 al 26, Natale compreso quindi, il mondo della palla a spicchi statunitense non si fermi. Anzi, è proprio il momento in cui vengono disputati i match di cartello.

Quest’anno si parte il 24 con ben 12 partite. Da noi sarà notte fonda, da New York a Los Angeles invece sarà piena vigilia. Il clou però sarà il giorno dopo. Cinque match segnati in rosso: New York Knicks-Philadelphia 76ers, Dallas Mavericks-Los Angeles Lakers, Boston Celtics-Milwaukee Bucks, Golden State Warriors-Memphis Grizzlies e Denver Nuggets-Phoenix Suns.

In pratica tutte le stelle, da LeBron James a Stephen Curry, da Giannis AntetokounmpoNikola Jokic saranno in campo a Natale. E non è un caso. Perché la NBA punta proprio sulla giornata di Natale per offrire agli spettatori americani e non solo un piatto quanto più ricco possibile. E’ infatti tradizione che nel giorno di Natale giochino i cosidetti “big market”, ossia quelle squadre che hanno i migliori cestisti o che comunque rappresentano le grandi metropoli degli USA. In tal senso New York (con i Knicks) e Los Angeles (con i Lakers) sono le città più presenti: 54 e 48 volte hanno giocato a Natale. Subito dietro Boston (35) e Philadelphia (32). Con i Memphis Grizzlies che quest’anno avranno la loro prima volta, ormai sono rimasti solo gli Charlotte Hornets a non aver ancora giocato nemmeno una volta a Natale.

Golden State
Anche i campioni in carica di Golden State in campo a Natale (LaPresse) Newsby.it

Nba a Natale, una necessità che è diventata virtù.

Ma perché la NBA gioca a Natale? Le motivazioni pratiche sono facili da dirsi: a Natale la gente è a casa per le feste, quindi è più propensa ad avere la televisione accesa anche per compagnia durante il pranzo in famiglia o come momento di relax per il dopo. E’ naturale che la NBA sfrutti questo momento ‘in famiglia’ per offrire il meglio dei suoi contenuti.

Ma perché la NBA e non le altre leghe. Semplicemente perché la NBA è a lungo stata la cenerentola tra le big four (NFL, MLB, NHL). Fino agli anni ’80, quando prima la rivalità tra Bird e Johnson e poi l’esplosione di Jordan proiettarono la NBA in una dimensione globale, la NBA aveva un bacino di spettati inferiore alle altre leghe e quindi doveva fare di necessità virtù.

Sebbene la prima partita di Natale si è giocata già nel 1947, negli anni la NBA ha prima mantenuto questa tradizione e poi l’ha fatta evolvere: da momento in cui si prediligevano match tra squadre delle stesse Division a match di cartello. Questo perché la lega aveva intuito la potenzialità del giorno di Natale. Il baseball è in off-season, il football difficilmente gioca a Natale, mentre l’hockey ha nel contratto collettivo il divieto di giocare il 24-25-26. Quindi quale occasione migliore per monopolizzare l’etere sportivo? Una necessità che col tempo, e con l’esplosione del fenomeno mondiale NBA, è diventata quasi un rito che tantissimi appassionati di basket non hanno alcuna intenzione di perdersi.