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Roma: cambio pelle per i giallorossi, ufficiale accordo con New Balance

La Roma cambia pelle. La società capitolina di Serie A ha infatti ufficializzato il proprio accordo di fornitura con New Balance, azienda di abbigliamento sportivo con sede a Boston. Le tenute da gioco dei giallorossi resteranno quindi made in Usa, come avviene dal 2014-2015 (quando fu siglato il precedente accordo di fornitura con la Nike). Il nuovo contratto sarà valido a partire dal 2021-2022.

La storia di New Balance

Nata nel 1906, la New Balance iniziò la propria scalata ai vertici planetari del mercato a partire dagli anni ’70, in particolare nel 1972 quando fu rilevata da Jim Davis in occasione dell’annuale maratona di Boston. Nota soprattutto per la produzione di scarpe, è entrata nel mondo del calcio a partire dal 2015. La sua sponsorizzazione più nota, prima di quella con la Roma, riguarda l’accordo (ormai estinto) con il Liverpool.

L’accordo della Roma con New Balance durerà tre anni, con un’opzione per la quarta stagione. Il valore del contratto si aggira tra i 3 e i 4 milioni di euro lordi a stagione. Vantaggioso l’accordo sulle royalties, con una percentuale garantita alla società capitolina ben maggiore rispetto a quanto garantito in precedenza da Nike.

Roma: felicità per il club, entusiasmo per i tifosi

New Balance ha peraltro deciso di annunciare la novità con un post sui social già molto apprezzato dalla tifoseria della Roma. “Di giorno e sera, alza al cielo la bandiera“, ha infatti scritto l’azienda su Twitter, citando di fatto uno dei cori più apprezzati da parte della curva sud giallorossa.

Siamo estremamente felici di affidare loro i nostri colori nella realizzazione dei kit giallorossi e non vediamo l’ora di vedere gli atleti dell’AS Roma indossare le nuove divise“, è stato il commento del Ceo del club, Guido Fienga. Prima di New Balance, la società giallorossa aveva siglato un accordo con Nike valido a partire dal 2014. Nella stagione precedente, la prima dopo la scadenza dell’accordo con Robe di Kappa, la squadra aveva indossato divise da gioco senza logo, formalmente realizzate da Ares (azienda collegata ad Asics).

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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