Qatar 2022, decisione clamorosa della Fifa: cacciato senza prova d’appello. Ancora prima delle semifinali arriva la conferma dei sospetti
Due europei e due sudamericani, in mondo da fare contenti tutti. Ma in realtà le scelte di Pierluigi Collina, gran capo degli arbitri Fifa, e del suo staff per i quarti di finale ai Mondiali di Qatar 2022 hanno scontentato quasi tutti.

Unico a salvarsi è stato Michael Oliver, il britannico fischietto di Croazia-Brasile che è stata decisa ai rigori ma senza decisioni dubbie da parte sua e del VAR. Nelle altre tre partite invece, sia durante che alla fine, non sono mancate le polemiche e le dichiarazioni forti.
E ora è arrivata una decisione che farà ancora chiacchierare molto, perché lo spagnolo Antonio Mateu Lahoz è tornato a casa nonostante con l’eliminazione degli iberici avesse chances di dirigere la finale. Una decisione maturata nelle ultime ore ed evidenziata subito dai media argentini anche se in realtà la Fifa ha minimizzato spiegando che il suo compito ai Mondiali era finito.
Qatar 2022, decisione clamorosa della Fifa. Mathei Lahoz a casa, ne ha combinate troppe
Effettivamente la partita tra Argentina e Olanda che ha promosso l’Albiceleste alla sfida contro la Croazia in semifinale, è stata la più combattuta, in tutti i sensi. Recuperi mai visto, fino a 15 minuti in un tempo, e ben 16 cartellini gialli ma senza rossi.
In più un paio di risse in campo, soprattutto nel convulso finale, che Lahoz non ha saputo tenere in pugno. Ecco perché l’agenzia di stampa argentina ‘Telam’ è convinta che Lahoz, già protagonista di episodi molto discussi in Champions League e nelle partite degli Europei, sia stato cacciato senza appello.

In effetti certi episodi non giocano a suo favore, a cominciare dalla pallonata molto evidente di Paredes verso la panchina dell’Olanda. Non a caso la Commissione disciplinare della Fifa ha aperto un fascicolo contro la Federcalcio argentina per gli incidenti che hanno coinvolto i calciatori della squadra durante la partita contro l’Olanda.
Qatar 2022, decisione clamorosa della Fifa: le proteste del Portogallo e le strena decisioni contro l’Inghilterra
Ancora peggio però è andata tra Marocco e Portogallo. Qui il direttore di gara era l’argentino Facundo Tello e il rigore negato per fallo su Bruno Fernandes in realtà è parso evidente a molti. Compreso Pepe, che a 39 anni insieme a Cristiano Ronaldo è stato la coscienza di questa nazionale.
“Inammissibile che abbia arbitrato un direttore di gara argentino dopo quello che è successo ieri, con Messi che si è lamentato. Dopo quello che ho visto, possono dare il titolo all’Argentina”. Parole riprese da Bruno Fernades: “È molto strano che sia stato mandato l’arbitro di una nazione che è ancora nel torneo (ma lo stesso valeva per Oliver, ndb) e non ce ne sia uno portoghese. Perché se possono arbitrare in Champions non vedo perché non possano farlo anche qui”.

Non si è salvato nemmeno Wilton Sampaio, il brasiliano che aveva sorvolato sul fallo di Theo Hernandez in Francia-Inghilterra, poi corretto dal VRA. Alla fine ci consoliamo con Daniele Orsato che arbitrerà Argentina-Croazia.