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Olimpiadi, Malagò: “Obiettivi Tokyo? Più medaglie che a Rio de Janeiro”

Olimpiadi e non solo al centro dell’attenzione di Giovanni Malagò. Il presidente del Coni ha partecipato alla presentazione della partnership con Baglioni Hotels and Resorts, inquadrando gli obiettivi dello sport azzurro a Tokyo. Presente anche la stella della scherma Aldo Montano.

Malagò tra le Olimpiadi e il calcio: “Sarri alla Lazio? Bene”

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Obiettivo per Tokyo? Faremo sicuramente meglio di Rio, dove ne abbiamo vinte 28. Certo, contano sempre di più gli ori. Se ne vinciamo undici, per esempio, sarebbe fantastico. La proiezione di 33 medaglie? Sarebbe ottima, ma non ci accontentiamo“. È il pensiero del numero uno del Coni Giovanni Malagò, in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

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Oltre alle Olimpiadi, Malagò si è quindi soffermato anche sul calcio. E nella fattispecie sull’arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina nella Lazio, nello stesso anno in cui alla Roma ci sarà José Mourinho. “Sarri alla Lazio? È una cosa bella. È un allenatore importante, con una carriera direi prestigiosissima soprattutto negli ultimi anni. Credo che le due squadre romane, rimaste fuori dalla Champions, dimostrano di voler essere competitive. Sarà un bel derby“, ha dichiarato il presidente del Coni.

Montano: “Bello chiudere una carriera così ai Giochi di Tokyo”

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È un’emozione chiudere una carriera lunghissima con un’Olimpiade così. L’obiettivo è fare il meglio possibile e dare il mio contributo con la mia esperienza di quattro Olimpiadi“, ha dichiarato invece lo schermidore azzurro Aldo Montano, a margine della presentazione della partnership tra Coni e Baglioni Hotels and Resorts in vista dei Giochi estivi di Tokyo.

Montano ha quindi voluto passare in rassegna la sua carriera, e i tanti successi raccolti in oltre 15 anni. “Le Olimpiadi del 2004 erano quelle della leggerezza, quella del 2008 era quella in cui dovevo vincere per forza. Nel 2012 e nel 2016 venivo da due infortuni. Sono tutte diverse, tutte belle da ricordare“, ha raccontato lo schermidore.

Andrea Corti

Nato a Roma nel 1978, dopo essersi dedicato al giornalismo scritto e ad aver pubblicato alcune biografie di personaggi dello sport come Zeman e Zanardi, ormai da anni è ‘sul campo’ con la telecamera in una mano e il microfono nell'altra. Dalle partite di calcio alle consultazioni per la formazione del governo, sempre con passione ed entusiasmo.

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