Un focus su un’opera antica e preziosa. Un video in latino su Facebook per salutare simbolicamente l’arrivo del Gran Premio di Formula 1 in Toscana, all’autodromo del Mugello.
Protagonista della doppia iniziativa, lanciata dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, è una delle opere più antiche della collezione del museo. L’epigrafe romana celebra una vera e propria star sportiva del tempo. Il famosissimo auriga Avilius Teres, celeberrimo pilota di quadriga vissuto ai tempi di Adriano, nel II secolo d. C
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt: “La passione per la velocità fa parte della natura umana. La competizione sportiva è un fenomeno sociale antico, con manifestazioni identiche a quelle che vediamo anche oggi negli stadi e nei circuiti di corsa.
Continua citando Stazio, nel libro sesto della Tebaide, in cui scrive che ‘Il frastuono arriva alle stelle, il cielo trema, e tutti i sedili appaiono vuoti, essendo la folla scattata in piedi.” Così – conclude Schmidt – con il loro antico auriga, gli Uffizi partecipano simbolicamente al Gran Premio della Toscana in Mugello, dove ebbe origine la dinastia dei Medici.”
Avilius Teres era un auriga tra i più famosi dell’antichità. Considerato alla stregua di un vero e proprio eroe dai suoi contemporanei. Innumerevoli le sue vittorie nella corsa dei cavalli: Avilius Teres nella sua squadra riportò 1011 vittorie in un anno. Fu inoltre un grande innovatore nell’arte della quadriga, soprattutto per quanto riguarda l’aggiogamento dei cavalli e la guida.
Le gare si svolgevano nel circo, e le squadre cui appartenevano gli aurighi si chiamavano “factiones”. Potevano essere facilmente riconosciute grazie ai vari colori delle tuniche indossate dagli atleti: così gli spettatori distinguevano la squadra bianca, quella rossa, la verde o l’azzurra. Nel testo dell’epigrafe, custodita dalle Gallerie degli Uffizi, sono stati trascritti i nomi dei cavalli, con le loro origini e il numero delle vittorie che assicurarono ad Avilius.
Questi animali provenivano dall’Africa, dalla Spagna, dalla Laconia e dalla Gallia, avevano nomi greci e latini, che alludevano variamente a doti di agilità e prontezza, a qualità fisiche, alla provenienza geografica, a celebri personaggi, come Romolo o Dedalo, o a cavalli della mitologia come Pegaso.
Il reperto antico resterà esposto in una posizione d’onore al secondo piano degli Uffizi, nello spazio tra la sala di Leonardo e quella di Raffaello e Michelangelo. Il video – in latino, ma con sottotitoli in italiano – che illustra i contenuti e racconta la storia del personaggio, sarà pubblicato domattina, sabato 12 settembre.Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…
Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…
Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…
Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…
Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…
ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…