Milan-Pioli, annuncio inevitabile dopo il Derby: sentenza durissima

Pioli, sentenza durissima (LaPresse) newsby.it
Il Milan continua a sprofondare nella crisi più totale. Sconfitto anche nel derby, attenzione alla durissima sentenza: l’annuncio era praticamente inevitabile.
La sconfitta contro l’Inter brucia e brucia tantissimo. Non solo perché il Derby è pur sempre il Derby, ma anche perché ha certificato l’addio ai sogni Scudetto del Milan. E probabilmente, anche un eventuale passo falso (fatale) per la qualificazione alla prossima Champions League. Insomma, la crisi in cui è incappata la formazione di Stefano Pioli appare irreversibile, quasi a far sorridere il parallelo con la scorsa stagione, quando proprio di questi periodi i rossoneri si lanciavano verso la clamorosa rimonta Scudetto. E proprio con la vittoria nel Derby e con la doppietta di Giroud.
Ieri, invece, l’undici campione d’Italia è sembrato la copia sbiadita della formazione che lo scorso anno superò Inter e Napoli nella corsa al Tricolore. La stessa parabola di Stefano Pioli fa riflettere seriamente l’ambiente del Diavolo: da eroe a colpevole, in meno di 365 giorni. Sono proprio le sue scelte di formazioni che, ieri, sono finite sul banco degli imputati. Quel 3-5-2 a voler mischiare le carte, ma che invece ha prodotto solamente il risultato di confondere ulteriormente i suoi uomini. E addirittura di togliere loro ulteriori certezze.
Almeno è questa l’analisi di Arrigo Sacchi, leggenda della storia milanista, che ha analizzato la crisi irreversibile dei rossoneri nel suo fondo per l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’. E la sentenza ed il giudizio che emergono sono tutt’altro che positivi per Pioli e i suoi ragazzi.

Milan nella crisi più totale, ora è Pioli a finire al centro delle critiche: la sentenza di Sacchi è durissima, parole inevitabili
“Il Milan ormai non è più una squadra, soprattutto quello del primo tempo”: esordisce così, Arrigo Sacchi. Le parole della sua lunga analisi sono durissime, ma inevitabili dopo la crisi che ha inghiottito la formazione lombarda. “Passare alla difesa a cinque ha creato confusione e cancellato gli ultimi anni di lavoro, almeno questa è la mia idea”, prosegue in maniera severa l’ex allenatore del Milan. Che di qui, poi, si sposta anche sulla figura e sulle responsabilità di mister Stefano Pioli: “Ha fatto un grandissimo lavoro, però nel derby con le sue scelte ha cancellato tutto quel lavoro…”.
Il cambio modulo, dunque, alla base delle colpe dell’ex Inter, Lazio e Bologna. La sua decisione di mischiare le carte è costata carissimo al Milan, finito in bambola nella sconfitta rimediata nel Derby. Riuscirà il Diavolo rossonero a rialzarsi? Impegni ancor più duri sono alle porte: venerdì arriverà l’ottimo Torino di Juric (già vincente all’andata) e poi si dovrà giocare la prima di Champions League contro il Tottenham, nel giorno di San Valentino.