Michael Schumacher, finalmente parla la moglie: “La situazione è cambiata all’improvviso”

Michael Schumacher, finalmente parla la moglie (Newsby.it)
Newsby Federico Danesi 12 Dicembre 2022

Michael Schumacher, finalmente parla la moglie: “La situazione è cambiata all’improvviso”. La testimonianza a quasi nove anni dall’incidente

Doveva essere solo l’ennesima sciata sulle nevi francesi di Méribel, le stesse che a febbraio 2023 ospiteranno i Mondiali di sci alpino. Invece si è trasformata nel giorno che ha cambiato per sempre il destino della famiglia di Michael Schumacher.

Michael Schumacher
Michael Schumacher, finalmente parla la moglie (Newsby.it)

Lui che aveva rischiato mille volte la vita in pista, che aveva subito un solo incidente grave a Silverstone con la frattura di una gamba, è stato vittima di una caduta sugli sci. Dieci metroi più in là e non sarebbe successo nulla, ma l’impatto con alcune rocce ha fatto tutta la differenza.

Il lungo ricovero nell’ospedale di Grenoble, il più vicino al luogo dell’incidente ma anche una struttura adatta per seguirlo, e poi altri consulti, tra Parigi e la Svizzera. Oggi è stato trasferito nella sua villa in Spagna e da lì continua una vita decisamente diversa da quella a cuii era abituato. E oggi come allora, l’unica che non lo molla mai è sua moglie Corinna.

Michael Schumacher, finalmente parla la moglie: quel giorno è cambiato tutto

Una coppia bellissima, mai una voce fuori posto e mai un atteggiamento sopra le righe quando hanno girato il mondo per le gare di Michael. I trionfi con la Benetton, poi il ciclo da leggenda con la Ferrari e lei era sempre lì.

Così come è ancora oggi che è sempre di più diventata la vera capofamiglia. Intervistata da Canal +, Corinna ha preferito non parlare della situazione attuale, ma è stata felice di raccontare alcune emozioni del passato. Come la prima volta in cui il nome di Schumi è stato accostato alla Ferrari. Era il 2006 e l’anno prima a Maranello sarebbe dovuto arrivare Ayrton Senna, se non fosse tragicamente scomparso il 1° maggio 2004 a Imola.

Corinna ha una memoria ancora viva di quel giorno. “Eravamo in giardino. Michael si avvicinò e mi chiese cosa ne pensassi di un suo arrivo alla Ferrari. Gli risposi semplicemente che se avesse davvero avuto la possibilità di andare lì, allora avrebbe dovuto farlo. Sarebbe stato qualcosa di fantastico”.

Corinna Betsch Michael Schumacher
Corinna Betsch e Michael Schumacher (Newsby.it)

Così è stato fino al 2006, con cinque titoli Mondiali Piloti e sei Costruttori. Una storia da favola anche per i rapporti che ha costruito in quegli anni e che sono rimasti ancora oggi. Con Luca Badoer, che era il terzo pilota di Maranello e resta ancora uno dei pochi ad avere il permesso di fargli visita. E con Jean Todt, diventato l’amico più affidabile.

Michael Schumacher e il rapporto profondo con Jean Todt: ma c’è anche chi è rimasto tagliato fuori

Corinna non ha dubbi e si illumina quando parla dell’ex team manager della Ferrari: “Michael aveva capito subito su chi poteva contare davvero. Penso che Jean fosse fra quelle persone, anche se sarebbe bello che raccontare questa storia potesse essere Michael”.

Invece non è così, la prima a saperlo è lei: “La situazione è cambiata all’improvviso. In quel momento, quando non si possono più fare certe cose e succede qualcosa di triste, si vedono i veri amici. E Jean Todt, devo dirlo chiaramente, è uno dei pochi”.

Lo era anche Willy Weber, lo storico manager del campione tedesco che è sempre rimasto al suo fianco fino al ritiro. Da allora però molto è cambiato, anche prima dell’incidente, e lo aveva denunciato lo stesso Weber la scorsa estate intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’.

Michael Schumacher Willy Weber
Michael Schumacher e Willy Weber (Newsby.it)

Il giorno dell’incidente in Francia lui era da un’altra parte per un evento. Un amico lo chiamò per dirgli che Michael era stato protagonista di un incidente sugli sci ma non sembrava nulla di serio. Poco dopo ha scoperto però che stava andando in ospedale e così ha chiamato subito Corinna oltre a Todt.

Lei non gli rispondeva, lui gli ha detto che era meglio aspettare. Poi aveva chiamato il giorno dopo e ancora nessuna risposta: “Faccio passare qualche giorno per non disturbare ma ho cominciato a capire che volevano tenermi fuori dalla questione. È stato un dolore enorme per me”.