Latifi, pilota F1 con un incubo: “Mi minacciano di morte, ho i bodyguard”

Il suo incidente al GP di Abu Dhabi 2021 ha propiziato la vittoria del titolo di Verstappen ai danni di Hamilton: ora Latifi denuncia gli abusi sui social

Newsby Marco Enzo Venturini 17 Febbraio 2022

La vita del personaggio pubblico non è sempre facile. Soprattutto se sei uno sportivo e, più o meno fortuitamente, hai determinato l’esito dell’assegnazione di un sentitissimo campionato. Ne sa qualcosa Nicholas Latifi, di mestiere pilota di Formula 1. L’uomo che, nel finale del Gran Premio di Abu Dhabi 2021, ha subito un incidente per fortuna senza conseguenze per lui. Ma che ha dato vita a un effetto domino in grado di consegnare il titolo a Max Verstappen a discapito del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.

Cosa è successo nell’ultimo Gran Premio del 2021

Tutte le polemiche sul finale della stagione 2021 di Formula 1 sono infatti nate dalla Safety Car degli ultimi giri, con Verstappen che disponeva di gomme nuove (a differenza di Hamilton che si trovava in prima posizione) e il direttore di gara Michael Masi che ha permesso di ripartire con la corsa regolare nell’ultimo giro. Il fatto che non tutti si fossero sdoppiati ha però scatenato la rabbia della Mercedes. Lo stesso Hamilton per mesi è sembrato dubbioso sull’opportunità di rimettersi al volante. E il responsabile di tutto, per qualcuno, è stato proprio Latifi.

Ora una nuova stagione di Formula 1 è alle porte, e la Williams ha presentato la sua nuova monoposto. Proprio in questa occasione Latifi è tornato sui suoi ultimi, turbolenti mesi. E ha confessato di aver vissuto un autentico incubo quotidiano, tanto da dover assumere delle guardie del corpo.

L’incubo di Latifi da Abu Dhabi ad oggi

Dopo Abu Dhabi avevo deciso di cancellarmi dai social network – ha rivelato Latifi, a margine della presentazione della Williams –. Ma, quando ho riaperto le app, ho scoperto tutto. C’erano minacce di morte che superavano ogni limite consentito. Voglio però ringraziare Lewis Hamilton, che mi ha subito mandato un messaggio di supporto. Ma voglio essere chiaro, non entrerò nei dettagli di cosa mi ha detto. E anche la stessa Mercedes mi ha dimostrato vicinanza“.

Latifi ha anche spiegato di aver avuto paura a recarsi insieme alla fidanzata Sandra Dziwiszek a Hyde Park Winter Wonderland, l’attrazione natalizia che ogni anno viene allestita nell’omonimo parco di Londra. “Ho preferito assumere delle guardie del corpo per andarci – ha rivelato –. A qualcuno può sembrare una fesseria, ma alla fine dei conti non puoi mai sapere quanto la gente faccia sul serio. Basta imbattersi in un fan un po’ alticcio in aeroporto, o in qualcuno che ha avuto una brutta giornata e si è lasciato intossicare da queste opinioni estreme. Sono situazioni da affrontare seriamente“.

Non solo Latifi: il precedente della Nazionale inglese

E Latifi ha ricordato episodi analoghi capitati dopo la finale di Euro 2020. “Non è la prima volta che si verificano abusi online verso nomi noti dello sport. Dopo che avevano sbagliato i rigori contro l’Italia, alcuni tifosi inglesi hanno minacciato anche Jadon Sancho, Bukayo Saka e Marcus Rashford. Purtroppo è un problema che esiste. E se i social network sicuramente danno la possibilità alle persone di accedere a tanti servizi importanti, ci sono anche svariati aspetti molto negativi“, ha osservato il pilota Williams. Che sta sperimentando l’odio social sulla sua pelle da quel dicembre 2021 che non sembra passare mai.

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