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Giorgio Chiellini, l’uomo simbolo più amato e temuto dagli inglesi

Gli inglesi pazzi di Giorgio Chiellini e dell’Italia. Forse è scaramanzia nei confronti di quella che sperano, o temono, sia la loro avversaria a Wembley domenica nella finale di Euro 2020. La squadra che potrebbe infrangere il sogno e “non far tornare a casa”, nella nazione che ha inventato il football, una coppa finora mai alzata dai giocatori di Sua Maestà.

Forse è stima reale per una nazionale che ha dimostrato di saper giocare un bel calcio, di non essere solo “pasta, pizza e catenaccio” come per anni hanno malignamente sostenuto gli avversari d’Oltremanica, una nazione dove i tifosi fischiano la propria squadra se i difensori passano la palla al portiere.

L’inno italiano cantato a squarciagola

Fatto sta che da giorni la stampa inglese si prodiga in lodi per la squadra di Mancini & Co. Roberto Mancini che, ricordiamo, ha portato al successo il Manchester City dopo quasi 50 anni, in un’incredibile ultima di campionato entrata nella storia della Premier League. E in tutti gli articoli, Chiellini è sempre il protagonista. 

Il Guardian, ad esempio è rimasto “innamorato” dal modo con cui il capitano dell’Italia canta l’Inno di Mameli. Chiellini: “dalla pessima voce”, che ha “la faccia di chi potrebbe scuoiare un cervo”. Eppure, quando ripete quattro volte la frase “Siam pronti alla morte”, canta in una maniera “stupenda e incredibilmente tenera”.

Gli inglesi si sono entusiasmati a vedere il trasporto con cui i calciatori italiani cantano l’inno nazionale a squarciagola. Quasi fossero giocatori della temuta Nuova Zelanda, ma quello è un altro sport.

Chiellini uomo simbolo di un’Italia che non molla

Chiellini in campo dà e prende botte. Ha evitato anche ieri sera un gol praticamente fatto. È reduce da anni complicati dagli infortuni, è “vecchio” e a fine carriera. Eppure resiste e continua a dirigere la difesa azzurra.

L’Independent dedica un articolo apposito al capitano degli azzurri. “È l’uomo che incarna lo spirito italiano di non mollare mai”, si legge nel titolo. “Siam pronti alla morte”: “Ci sono pochi inni significativi come questo nel calcio – sostiene il giornalista – soprattutto per Chiellini che gioca la sua ultima competizione internazionale”.

Si sa, lo sport ama l’epicità senza timore del ridicolo. E con un misto di speranza e apprensione gli inglesi attendono a Wembley Chiellini. Sempre che riescano a vincere stasera contro la Danimarca. Un’altra nazionale che sa cosa vuol dire non mollare.

Redazione

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