Dazn, codice alfanumerico sullo schermo: ecco a cosa serve

Molte le segnalazioni sui social. Il codice alfanumerico, che appare agli angoli in alto o in basso sullo schermo, serve come watermark anti-pirateria

Il logo di DAZN (Tomohiro Ohsumi/Bloomberg via Getty Images)
Newsby Alessandro Boldrini 8 Novembre 2021

Ai più attenti osservatori non sarà sfuggito questo dettaglio. Durante le partite di calcio trasmesse da Dazn, può comparire uno strano codice alfanumerico agli angoli dello schermo. Accade ad esempio durante i match di Serie A, Serie B o altre competizioni sportive in diretta.

Dazn, cos’è il codice sullo schermo

Ed è successo anche ieri sera, durante il derby della Madonnina fra Milan e Inter, o Juventus-Fiorentina di sabato, e alcuni utenti lo hanno fatto notare sui social. Ma di cosa si tratta, precisamente? Il codice alfanumerico di Dazn è volutamente visibile e non si tratta dunque di un errore.

Si tratta infatti di un watermark, una sorta di timbro riconoscitivo, che varia a seconda del numero dell’abbonamento dell’utente. In questo modo la piattaforma riesce infatti a risalire velocemente all’abbonato dal quale partono le riprese nel caso in cui le immagini siano riprodotte illegalmente.

La soluzione anti-pirateria online

Questo “misterioso” codice fatto di numeri e cifre è dunque il metodo di Dazn per evitare e prevenire la pirateria online. O per correre ai ripari. Nel caso in cui le partite o gli eventi sportivi finiscano su siti non autorizzati, infatti, la società di streaming può intervenire per disattivare l’abbonamento collegato a quel codice.

Un’idea quantomeno bizzarra per gli abbonati, che – quando non compaiono codici di errore – devono comunque fare i conti con un codice che “fluttua” per lo schermo durante la partita. E che compare fra i giocatori in campo in semi-trasparenza; anche se comunque visibile e, dunque, fastidioso per alcuni.

La scelta di Dazn, infatti, ha fatto storcere il naso a più di un utente del servizio. Nulla a che vedere, comunque, con i problemi e i disservizi delle scorse settimane. Criticità che erano costate alla piattaforma anche degli ammonimenti formali, come quello dell’XI Commissione della Camera dei Deputati. Oltre alle classiche proteste degli utenti social.

Impostazioni privacy