Ai più attenti osservatori non sarà sfuggito questo dettaglio. Durante le partite di calcio trasmesse da Dazn, può comparire uno strano codice alfanumerico agli angoli dello schermo. Accade ad esempio durante i match di Serie A, Serie B o altre competizioni sportive in diretta.
Dazn, codice alfanumerico per contrastare la pirateria, è il numero che compare in sovraimpressione#ASRoma #Juventus #Inter #Napoli #Lazio #Fiorentina #Milan #Torino #Cagliari #Sassuolo #AmazonPrime #Sky #DAZN #RAI #SerieATim #TimVision #InfinityTrainhttps://t.co/QDC0E7ypAK pic.twitter.com/pkr09vQcXR
— Pino Silvestri (@SilvestriP) November 7, 2021
Dazn, cos’è il codice sullo schermo
Ed è successo anche ieri sera, durante il derby della Madonnina fra Milan e Inter, o Juventus-Fiorentina di sabato, e alcuni utenti lo hanno fatto notare sui social. Ma di cosa si tratta, precisamente? Il codice alfanumerico di Dazn è volutamente visibile e non si tratta dunque di un errore.
Si tratta infatti di un watermark, una sorta di timbro riconoscitivo, che varia a seconda del numero dell’abbonamento dell’utente. In questo modo la piattaforma riesce infatti a risalire velocemente all’abbonato dal quale partono le riprese nel caso in cui le immagini siano riprodotte illegalmente.
La soluzione anti-pirateria online
Questo “misterioso” codice fatto di numeri e cifre è dunque il metodo di Dazn per evitare e prevenire la pirateria online. O per correre ai ripari. Nel caso in cui le partite o gli eventi sportivi finiscano su siti non autorizzati, infatti, la società di streaming può intervenire per disattivare l’abbonamento collegato a quel codice.
Un’idea quantomeno bizzarra per gli abbonati, che – quando non compaiono codici di errore – devono comunque fare i conti con un codice che “fluttua” per lo schermo durante la partita. E che compare fra i giocatori in campo in semi-trasparenza; anche se comunque visibile e, dunque, fastidioso per alcuni.
La scelta di Dazn, infatti, ha fatto storcere il naso a più di un utente del servizio. Nulla a che vedere, comunque, con i problemi e i disservizi delle scorse settimane. Criticità che erano costate alla piattaforma anche degli ammonimenti formali, come quello dell’XI Commissione della Camera dei Deputati. Oltre alle classiche proteste degli utenti social.