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Alla fine l’impresa in Champions League non è arrivata. Anzi, l’Atalanta non solo non è riuscita a ribaltare lo 0-1 del Gewiss Stadium, ma ha perso 3-1 anche la gara di ritorno degli ottavi in casa del Real Madrid, e non riuscirà dunque a replicare il risultato dello scorso anno, quando alla prima partecipazione assoluta nel torneo raggiunse a sorpresa i quarti di finale.
Allo stadio Alfredo Di Stefano (il Bernabeu è ancora indisponibile per lavori di ristrutturazione) il Real ha dato una spallata decisiva già nel primo tempo, con la rete di Karim Benzema al 34′, prima di chiudere il discorso qualificazione al 60′, con il gol segnato su rigore da Sergio Ramos. Inutile la bella rete su punizione di Luis Muriel al minuto 83: un minuto dopo, infatti, Marco Asensio ha realizzato il 3-1 sigillando così vittoria e passaggio ai quarti.
Si chiude così agli ottavi di finale la seconda storica partecipazione degli orobici alla Champions League: nell’arco dei 180 minuti il Real Madrid ha saputo sfruttare al meglio gli episodi, ma l’Atalanta può dire tutto sommato di essere uscita a testa alta.
A confermare l’impressione positiva è il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, anche se nel postpartita non ha voluto cercare scusanti per la sconfitta. “Un po’ di delusione c’è, non siamo riusciti a disputare la partita che volevamo fare – ha detto -. Abbiamo preso due gol evitabili, peccato. C’erano le condizioni per giocare meglio e per poter tenere la partita aperta”.
L’allenatore di Grugliasco, in ogni caso, ha promosso la campagna europea dei suoi. “L’esperienza globale è stata molto positiva, abbiamo fatto 11 punti in un girone complicato – ha spiegato -. Ci portiamo dietro sicuramente un’esperienza positiva. Per motivi diversi, in queste due gare, non siamo stati la migliore Atalanta. Abbiamo giocato sotto i nostri standard, gli episodi poi hanno pesato molto sulla qualificazione”.
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