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Calcio

Record Italia, i cinque segreti dietro al successo degli Azzurri di Mancini

Nonostante lo 0-0 contro la Svizzera di ieri sera, l’Italia ha stabilito un nuovo record: è infatti la Nazionale di calcio con la più lunga striscia d’imbattibilità nella storia. Gli Azzurri di Roberto Mancini non perdono da ben 36 gare internazionali, ovvero dalla sconfitta contro il Portogallo in Nations League del 10 settembre 2018.

E così – 29 vittorie, sette pareggi, 88 gol fatti e appena 12 subiti dopo – l’Italia è riuscita a battere il record del Brasile (1993-1996) e della Spagna (2007-2009) di 35 match senza sconfitte. Una scia di trionfi partita dalla mancata qualificazione ai Mondiali del 2018 in Russia ma culminata con la vittoria a Euro 2020.

Anche la Fifa, la Federazione calcistica internazionale, ha deciso di celebrare l’impresa dei ragazzi di Mancini raccontando i cinque ‘segreti’ dietro al successo. Ecco quali sono.

Nazionale, mix attacco e difesa

“La miglior difesa è l’attacco”, recita una massima calcistica. Infatti, come ricorda la Fifa, il ct azzurro ha preferito abbandonare la tradizione del ‘catenaccio’ all’italiana puntando su un modulo più offensivo (il 4-3-3) e su uno stile di gioco basato su pressing alto e ripartenze letali.

Il che si traduce in una media gol straordinaria, superiore a due reti a partita. A tutto ciò si aggiunge anche la classica solidità difensiva della retroguardia italiana, che ha permesso alla Nazionale di toccare quota 1.168 minuti di gioco senza concedere un gol, infrangendo il record di imbattibilità di una leggenda come Dino Zoff (1.143’).

Un gruppo di talento

Mancini non si è focalizzato su un gruppo definito, ma ha concesso a tutti le stesse opportunità. Basti pensare che, da quando siede sulla panchina azzurra, ha convocato 80 giocatori diversi, dando a molti la possibilità di scendere in campo. Un messaggio chiaro per tutti i calciatori italiani: in Nazionale ci va solo chi se lo merita.

Spirito di famiglia

Una delle sfide più difficili di Mancini era quella di motivare un gruppo ancora ferito dalla scottante delusione della mancata qualificazione a Russia 2018. La vera rivoluzione è stata quella di saper aiutare i calciatori a elaborare la sconfitta e a trasformarla in rinnovato entusiasmo.

Non bisogna poi dimenticare la ventata d’aria fresca che hanno portato molti giovani convocati dal ct. E così ne è nato un gruppo coeso di future promesse e di membri della ‘vecchia guardia’, tutti uniti dalla volontà di far bene e di credere nel progetto di Mancini. Un forte spirito di squadra, insomma, dove tutti sono pronti ad aiutare tutti. Come quello di una famiglia.

Cambio di mentalità

Al successo dell’Italia ha contribuito anche un rinnovato entusiasmo, diretta conseguenza dello stile di gioco più offensivo che Mancini ha introdotto. Uno stile più divertente e attraente, subito condiviso dall’intera squadra, sia dalla ‘vecchia guardia’ sia dai più giovani.

I successi dell’Italia

A consolidare il record d’imbattibilità della Nazionale – ricorda infine la Fifa – ci sono ovviamente anche i risultati sul campo. Come la conquista del secondo Europeo della storia italiana, battendo a Wembley i padroni di casa dell’Inghilterra. Ma anche il cammino verso i Mondiali 2022, con gli Azzurri stabilmente al primo posto nel gruppo C, che fa dell’Italia una delle favorite per la vittoria finale.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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