Juventus, la protesta dei tifosi dopo la penalizzazione: “stracciati” gli abbonamenti a DAZN e Sky

Il momento della Juventus è molto delicato. Prima la roboante sconfitta, per 5-1, del 13 gennaio contro il Napoli (la prima dopo otto vittorie di fila senza prendere gol), poi la penalizzazione di 15 punti, che ha fatto scivolare i bianconeri dal terzo al 10° posto, da 37 a 22 punti. Il pareggio con l’Atalanta (3-3) non ha migliorato di certo la situazione. Anzi, adesso i tifosi della Juventus stanno protestando disdicendo gli abbonamenti a Dazn e Sky, le due licenziatarie della serie A. La piattaforma streaming ha in esclusiva sette gare su 10 e le altre tre in coesclusiva con Sky, questo fino al 30 giugno 2024 (nel frattempo, i club stanno lavorando per il bando del triennio 2025-2027). È una protesta che corre sui social e sta avendo molte adesioni: “Una media di 35€/mese per i 9 mesi del campionato fa circa 315€/stagione. Con 500mila disdette (non 2 o 3 milioni), le TV perderebbero oltre 155 MILIONI di fatturato. Facciamogli passare la voglia di essere antijuventini. #disdettaDAZN #disdettasky #DisdettaDaznSky”, scrive un utente.

Andrea Agnelli
Foto | Newsby

La rabbia per la penalizzazione

Tutto questo evidenzia la frustrazione dei tifosi bianconeri e sono in tanti a postare gli screenshot del messaggio con abbonamento disdetto. Si vedrà se tutto questo possa creare qualche problema a Dazn e a Sky. L’obiettivo, e questo va ben chiarito, non è colpire la pay tv, ma smettere di guardare la serie A, dopo che la Juventus è stata riconosciuta l’unica colpevole del caso plusvalenze, con gli altri otto club assolti. E ci sono altre nubi all’orizzonte, con il caso stipendi. Mentre l’Uefa monitora ed è pronta a stangare il club allenato da Massimiliano Allegri con l’esclusione dalle competizioni europee.

L’importanza dei diritti tv

Il nostro campionato ha importanti guadagni dai diritti televisivi. Anzi, sono fondamentali perché il sistema calcio poggia su questi introiti la sua sostenibilità economica. L’ultimo report Figc riporta di un peso del 47% (campionato 2020-21, quindi prima dell’avvio del nuovo triennio) sugli introiti totali che arrivano dai diritti audiovisivi. Infatti, su questo fronte c’è grande lotta alla pirateria da parte della Lega serie A.

Telecomando
Foto Pixabay | @Maria_Domnina

Gli abbonati

Inutile dire che in testa, tra i tifosi abbonati per seguire il campionato, ci sono proprio quelli juventini. Sono ben 8,1 milioni di tifosi in Italia, con il Milan secondo, ma distaccato di tanto, a 4,2 milioni. Seguono l’Inter a 3,9, il Napoli a 2,6 e la Roma a 1,8. Quindi, questi numeri fanno ben capire la portata del passaparola sul web. Inoltre, la Juventus domina anche nella top ten degli ascolti. E la protesta divampa: “Si tratta di uno sport che vale miliardi, che dà lavoro diretto e indiretto a decine di migliaia di persone. Non può essere in mano a quattro pretori che in 22 minuti decidono le sorti di una società”, scrive un altro utente. E ancora: “Li stiamo facendo tremare. Forza fratelli juventini, siamo sulla strada giusta”, “Se il calcio italiano si regge sui diritti tv, se i diritti tv li pagano i tifosi e se la maggior parte dei tifosi siamo noi juventini il carrozzone sta in piedi grazie a noi che finora siamo sempre stati zitti e buoni. Ora basta”.

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