Esonero Mourinho, la Roma non funziona più: Friedkin pensa già a un sostituto. Quanti problemi per i giallorossi in vista del ritorno del campionato
La corte insistente della federcalcio portoghese è stata, per il momento, rispedita al mittente. Ma il Portogallo continua a sognare Josè Mourinho al posto di Fernando Santos: tifosi e addetti ai lavori, a Lisbona e dintorni, sono fermamente convinti che solo con lo Special One in panchina la nazionale lusitana possa competere per centrare obiettivi importanti. E il progetto di convincere il tecnico di Setubal a guidare Leao e compagni in vista di Euro 2024 e dei Mondiali 2026 non è tramontato.
Casomai si stanno gettando le basi per mettere tutto nero su bianco a giugno, al termine dell’attuale stagione calcistica. A meno che il presidente della Roma, l’imprenditore americano Dan Friedkin, non decida di tagliare i ponti con Mourinho con qualche mese di anticipo. Il patron giallorosso non è molto soddisfatto (eufemismo) del rendimento offerto dalla squadra giallorossa nella prima parte della stagione.
E’ vero che gli infortuni hanno privato la rosa dei due principali colpi del mercato estivo, Paulo Dybala e Georginio Wijnaldum, ma la Roma non è quasi mai riuscita ad esprimere un gioco all’altezza delle sue ambizioni così come i risultati ottenuti si sono rivelati di gran lunga inferiori alle aspettative della vigilia.
Esonero Mourinho, via prima di giugno? Dipende dai risultati
E anche i segnali che arrivano in vista della ripresa del campionato, prevista per mercoledì 4 gennaio, non sono molto confortanti. Nella prima amichevole disputata in Algarve, in occasione del mini ritiro deciso dallo stesso Mourinho, Pellegrini e compagni hanno subito una pesante sconfitta per mano del modesto Cadice. La squadra spagnola si è imposta con un perentorio 3-0 mancando almeno altre 4/5 occasioni per rendere il successo ancora più eclatante.
La Roma ha invece offerto l’ennesima prova disastrosa, in linea con le ultime uscite di campionato prima della sosta mondiale. Il ko contro il Cadice, per quanto fosse un test solo amichevole, non è andato giù a chi nella Roma ha investito e continua ad immettere fior di milioni di euro. I Friedkin non sono soddisfatti di questo secondo anno di Mourinho e potrebbero addirittura pensare al suo esonero prima di giugno.
Certamente non si tratta di una decisione facile da prendere soprattutto in virtù dei circa 8 milioni di euro netti a stagione che lo Special One percepisce e percepirà fino al 2024. Ma sia sul piano dei risultati che delle prestazioni il tecnico lusitano non è stato all’altezza della sua fama.
La possibilità che Mourinho venga sollevato dal suo incarico prima del termine della stagione sono comunque ridotte al minimo, anche e soprattutto a causa del suo ingaggio monstre. In caso di esonero, Friedkin dovrebbe versare nelle casse del suo illustre dipendente l’intera somma dell’ultimo anno di contratto più la metà di questa stagione.
Considerando l’investimento al lordo, stiamo parlando di una cifra complessiva di circa 20 milioni di euro, un vero e proprio salasso per i bilanci della società giallorossa già alle prese con un indebitamento consistente. Nulla è comunque scontato, saranno decisive le prossime settimane.