Calcio

Coronavirus, è morta a 82 anni la madre di Pep Guardiola

Il Coronavirus colpisce duramente la famiglia di Pep Guardiola. L’allenatore del Manchester City ha perso sua madre, Dolors Sala Carriò. La donna aveva 82 anni ed è deceduta a Manresa, un paese nel cuore della Catalogna, sulla riva sinistra del fiume Cardener (a circa settanta chilometri da Barcellona), dopo avere contratto il COVID-19. A dare l’annuncio ufficiale è stato il club inglese, sulla cui panchina siede Guardiola, che ha pubblicato un tweet nel quale ha espresso dolore e condoglianze per il tecnico catalano e i suoi familiari.

“La famiglia del Manchester City è sconvolta nel riferire oggi la morte della madre di Pep, Dolors Sala Carrió a Manresa, a Barcellona, dopo aver contratto il coronavirus”, si legge sul profilo social media della società. “Aveva 82 anni. Tutti coloro che sono associati al club inviano le loro più sentite condoglianze in questo momento doloroso a Pep, alla sua famiglia e a tutti i loro amici”.

Il Coronavirus in Spagna

Nei giorni scorsi l’ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco era tornato in Spagna per stare accanto a sua mamma in un momento molto delicato. Il suo nome finisce così nella lista delle persone scomparse a causa del Coronavirus. Il bollettino di guerra si aggiorna quotidianamente in terra iberica: il numero dei decessi registrati è arrivato a 13.055 su un totale di 135.032 casi diagnosticati. Madrid (5.136 morti) e la Catalogna (2.637 morti) restano le comunità più colpite dalla diffusione del morbo che s’è propagato in Europa con effetti devastanti.

Meno di un mese fa, proprio per aiutare le autorità spagnole nella lotta al Coronavirus, era stato lo stesso Pep Guardiola a offrire un contributo importante dal punto di vista economico: l’attuale manager dei Citizens aveva devoluto la somma di 920 mila sterline (circa 1 milione di euro) a due istituti impegnati in prima linea (la Angel Soler Daniel Foundation e la Medical College di Barcellona). Un importo rivelatosi prezioso per l’acquisto di attrezzature per combattere la malattia in Spagna.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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