La statua iconica del Cristo Redentore a Rio de Jainero, sulla collina del Corcovado, è stata spenta per un’ora l’illuminazione in solidarietà con il 22enne attaccante carioca del Real Madrid Vinicius Jr, vittima di insulti razzisti in Spagna
“Voglio soprattutto ispirare e portare più luce alla nostra lotta” commenta Vinicius. Il Cristo è rimasto al buio tra le 18 e le 19 come “simbolo della lotta collettiva contro il razzismo e in solidarietà con Vinicius e tutti coloro che subiscono pregiudizi in tutto il mondo” ha fatto sapere il santuario. Così il Brasile si è schierato con forza a difesa di uno dei suoi calciatori più talentuosi della nuova generazione.
La segretaria generale del ministero degli Esteri, Maria Laura da Rocha, in una telefonata ha espresso “l’insoddisfazione” del governo per la mancata tutela dell’attaccante all’ambasciatrice spagnola, Maria del Mar Fernandez-Palacios, che si trovava all’estero.
Vinicius e gli insulti razziali durante Valencia – Real Madrid
Il 21 maggio scorso si è disputata la finale della Liga Valencia – Real Madrid, terminata con l’1 a 0 per il Valencia, risultato che è passato in secondo piano a seguito degli insulti razziali rivolti verso il giocatore del Real Madrid Vinicius Jr.

È stato lo stesso giocatore a sentire un tifoso apostrofarlo con un insulto razzista e, indicandolo, ne pretese l’allontanamento, andando faccia a faccia con i sostenitori della tribuna.
Nel marasma l’arbitro De Burgos Bengoetxea e il mister Carlo Ancelotti cercarono di calmare Vinicius, il quale era intenzionato a non giocare più, il tutto mentre lo speaker del Mestalla invitava i tifosi a fermare gli insulti razzisti.
Da qui il gioco è ripartito, con 10′ di recupero ed è proprio qui che la partita si infiammò: scoppiò una rissa in campo in cui l’arbitro sventola una serie di gialli, tra cui anche uno a Vinicius, che poi viene cambiato in rosso in seguito al colpo del giocatore del Real a Hugo Duro, con conseguente espulsione.
Vinicius uscì dal campo e provocò i tifosi facendo il gesto del 2 per indicare Segunda Division, augurando quindi la retrocessione al Valencia e scatenando un’ennesima rissa.
Il caso non è passato di certo in sordina, arrivando fino al G7 di Hiroshima, dove è impegnato anche il presidente del Brasile Lula, che ha iniziato la conferenza stampa così: “Non è possibile che a quasi metà del 21° secolo esista ancora il pregiudizio razziale che prende forza in diversi stadi di calcio in Europa. Penso sia importante che la Fifa, la Liga spagnola e le leghe di altri Paesi prendano misure serie perché non possiamo permettere che il fascismo e il razzismo prendano piede dentro gli stadi di calcio”

“Un attacco diretto al modello di convivenza del nostro Stato di diritto sociale e democratico”. Così, in un comunicato ufficiale, il Real Madrid definisce gli attacchi a Vinicius. “Un crimine di odio, per cui abbiamo presentato la relativa denuncia all’Ufficio del Procuratore Generale dello Stato, in particolare alla Procura contro i crimini di odio e la discriminazione, in modo che i fatti possano essere indagati e chiarire le responsabilità”