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Baseball: il caso del giocatore americano che rifiuta 440 milioni di dollari

Juan Soto, giocatore professionista di baseball, ha 23 anni e ha appena rifiutato un contratto da 440 milioni di dollari. Gioca nei Washington Nationals in Mlb (Major league baseball), la lega statunitense. La squadra lo ha accolto quando di anni ne aveva 16 e adesso gli aveva proposto un rinnovo di contratto faraonico: 440 milioni per i prossimi 15 anni. Tradotto: 29,33 milioni di dollari a stagione. Soto ha detto: “No, grazie. Non sono abbastanza”. Il risultato? I Nationals l’hanno messo sul mercato.

La ricchissima proposta era la terza offerta che la franchigia della capitale ha fatto pervenire a Soto e lo avrebbe reso il giocatore più pagato nella storia del baseball. Non è bastato per convincerlo. Un rifiuto che sembra incredibile: probabilmente lo è. Ma dietro il no c’è un ragionamento preciso. Soto, nato a Santo Domingo nel 1998, è una delle stelle più luminose dell’Mlb, e ha soli 23 anni. L’ingaggio da 29,33 milioni stagionali nel mondo del baseball americano è alto ma non folle. Ci sono altri venti giocatori che hanno uno stipendio annuo (non considerando la durata dell’accordo) più elevato.

Gli stipendi faraonici nel baseball sono quasi una “normalità”

Inoltre firmando il rinnovo Soto si sarebbe chiuso in una sorta di gabbia dorata: impegnandosi fino ai suoi 38 anni, non avrebbe potuto monetizzare qualora dovesse ulteriormente migliorare. In Nba, universo parallelo non meno ricco e seguito della Mlb, Steph Curry guadagna quasi 50 milioni di dollari a stagione (e come lui almeno altri 4/5 giocatori). Stipendi alti che nel corso del tempo continuano a salire. E questo vale sia per il basket che per il baseball.

Al momento il dominicano è sotto contratto fino al 2024 con i Nationals, la squadra con il peggior record della Mlb, e guadagna 17,1 milioni di dollari. Il general manager di Washington, Mike Rizzo, che a giugno aveva esplicitamente detto di voler costruire attorno a lui un team vincente, ora lo ha scaricato. Soto è seguito dai St. Louis Cardinals, i Los Angeles Dodgers, i New York Yankees, i San Francisco Giants e i Seattle Mariners. Ha scommesso su sé stesso. Sceglierà insieme al suo potente agente, Scott Boras, dove proseguire la sua carriera.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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