Una vita ricca di follie. E anche stavolta Conor McGregor, ex campione di Mma, ne ha combinata un’altra delle sue. È indagato dal Tribunale di Ibiza per la presunta aggressione a una donna sul suo yacht Lamborghini. I fatti risalgono alla scorsa estate e denunciare l’irlandese è stata una donna, sua connazionale di 42 anni, che avrebbe formalizzato tutto a Dublino. Sostiene che McGregor l’avrebbe colpita a calci e pugni, costringendola a fuggire dalla barca, dopo che i due si sono incontrati all’Oceano Beach Club di Ibiza e dopo averla invitata a una serata sullo yacht da trascorrere con la moglie del fighter stesso e altri due amici. Ma questa non è l’unica volta che McGregor ha perso il controllo.

Chi è McGregor
C’è subito da dire che l’impatto mediatico di McGregor nel calcio è paragonabile solo a quello di Cristiano Ronaldo. L’irlandese ha fatto la storia dell’Ufc, le arti marziali miste. Ha avvicinato il pubblico alle Arti Marziali Miste. McGregor è stato campione dei pesi leggeri e dei pesi piuma della Ufc tra il 2015 e il 2018 (è stato il primo e unico a vincere il titolo mondiale della lega in due categorie di peso differenti ed è sempre il primo ad aver conquistato un match per k.o. in tre diverse categorie di peso). Nel 2018 la rivista Forbes aveva inserito McGregor al 12° posto tra atleti e personaggi dello spettacolo ad aver guadagnato di più, davanti a Ellen DeGeneres, LeBron James, Taylor Swift, Jay-Z, Kim Kardashian, Gordon Ramsey e il gruppo rock dei Guns N’Roses. Il padre era un ex pugile. Ha iniziato a studiare svariate arti marziali (kickboxing e boxe in primis, poi karate, capoeira e grappling) e allo studio delle arti marziali ha alternato il lavoro da idraulico.
Due volte in carcere
E a proposito di quante volte ha perso il controllo, McGregor è stato in carcere due volte. Nell’aprile 2018 a New York per aver aggredito alcuni suoi colleghi e a inizio 2019 a Miami, dove è finito in manette con l’accusa di furto e danneggiamento per avere strappato di mano e distrutto il telefono di uno suo fan troppo insistente nella richiesta di una foto insieme a lui.
La notte folle con rissa
Siamo nell’aprile 2018. McGregor ha provocato una rissa e dopo una notte folle si è arreso alla polizia di New York e si è fatto interrogare. In un filmato si vede l’irlandese lanciare diversi tipi di oggetti contro un mini-bus pieno di combattenti, dopo una conferenza stampa organizzata dalla Ufc, al Barclays Center. La polizia aveva formalmente accusato McGregor di aggressione e lesioni personali.
La rissa dopo la sconfitta
Passano sei mesi e nell’ottobre 2018 McGregor si ripete. Battuto a Las Vegas dal lottatore daghestano Khabib Nurmagomedov, McGregor non era riuscito a riconquistare la cintura di campione del mondo dei pesi leggeri. Un incontro perso per sottomissione e poi sfociato in rissa con l’avversario e il suo entourage, con una sospensione di sei mesi inflitta all’irlandese. Per bloccare la situazione è dovuta intervenire la polizia presente alla T Mobile Arena di Las Vegas. L’irlandese è stato scortato fuori mentre un imbarazzatissimo Dana White, presidente della Ufc, che arrabbiato aveva sospeso la serata senza premiare nessuno.

La rissa al pub (poi comprato)
McGregor ha acquistato un pub di Drimnagh, Dublino, il locale nel quale il vulcanico irlandese nell’aprile 2019 è stato protagonista di una delle sue tante risse. Per intenderci, secondo una ricostruzione dell’epoca, un malcapitato avrebbe rifiutato un drink che il fighter aveva offerto a tutti gli ospiti presenti all’interno del locale (erano circa una dozzina). Un alterco esploso all’improvviso. La polizia aveva indagato sulla vicenda e il filmato mostrava McGregor che entrava, camminava verso il bancone e chiacchierava prima del fatto. Sarebbe stata, dunque, tutta colpa di un whisky rifiutato. Così l’ex campione di Mma era stato multato di mille euro dal Tribunale di Dublino.
L’arresto in Corsica
Nel settembre 2020 McGregor è stato arrestato in Corsica perché sospettato di tentata violenza ed “esibizione sessuale”, per poi essere rilasciato dopo 48 ore. Naturalmente, attraverso le parole del suo portavoce, l’ex campione ha negato ogni accusa nei suoi confronti. L’avvocato, Emmanuelle Ramon, aveva detto che il suo cliente era “stato rilasciato prima del termine legale della custodia cautelare e senza alcuna revisione giudiziaria”.
Il pugno a Facchinetti
Ottobre 2021. Francesco Facchinetti ha denunciato via social di essere stato aggredito da McGregor, durante una serata organizzata all’Hotel St. Regis a Roma. L’irlandese si trovava nella Capitale per il battesimo del figlio in Vaticano. A raccontare l’episodio per prima era stata la moglie dei Facchinetti, Wilma Faissol, in una storia su Instagram. “Doveva essere una bella serata, ma dal nulla, ha tirato un pugno in faccia a Francesco. Dal nulla”. McGregor avrebbe voluto continuare l’aggressione, ma è stato tenuto fermo da quattro delle sue guardie del corpo. “Lo abbiamo accolto come un eroe, invece è solo un bullo. Spero che paghi visto che non è nemmeno la prima volta”, le parole, invece, di Facchinetti.