“Non è la Rai” ha rappresentato un trampolino di lancio per tantissime ragazze che sono poi riuscite a ritagliarsi un ruolo importante nel mondo dello spettacolo o del cinema. Basti pensare, ad esempio, ad Ambra Angiolini, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore, Miriana Trevisan e Yvonne Sciò, giusto per citare alcuni nomi.
Yvonne Sciò: età e carriera
Yvonne Sciò è nata a Roma il 25 luglio 1969 e non ha mai nascosto la sua passione per il mondo dell’arte e dello spettacolo. Pensare che questo potesse diventare l’ambito che le ha poi regalato popolarità e successo non era poi così difficile: la mamma, infatti, è una pittrice, mentre il papà è proprietario di un hotel di lusso. La popolarità è poi arrivata poco più che maggiorenne quando è stata scelta come testimoial in uno spot di una compagnia telefonica, ma è soprattutto a un programma a cui lei non può che essere riconoscente: “Non è la Rai“. Qui lei ha avuto la possibilità di ritagliarsi un ruolo importante: era lei, infatti, ad affiancare Enrica Bonaccorti alla conduzione.
In breve tempo lei ha dimostrato di avere le idee chiare e di voler fare il possibile per diventare un’attrice. L’esordio nel cinema è datato 1990 in “Stasera a casa di Alice“, diretto da Carlo Verdone. Da sempre lei è una grande perfezionista e non ha esitato a trasferirsi negli Stati Uniti per perfezionarsi. Qui ha avuto la possibilità di recitare in una delle sitcom più apprezzate anche in Italia, “La tata“. Nel 2001 è stata invece la protagonista del film “Lavyover – Torbide Ossessioni“, al fianco di David Hasselof.
Ma cosa fa Yvonne Sciò oggi? Ormai da qualche anno non la vediamo recitare in un film, ma solo perché ha preferito concentrarsi sulla sua attività da regista. Nel suo curriculum ci sono due film da lei diretti: “Roxanne Lowitt Magic Moments” e “Seven Women“.
La sua vita privata
Nel 2005 Yvonne si è sposata con l’imprenditore Stefano Dammicco, socio fondatore di Eagle Pictures. Dalla loro relazione nel 2008 è nata una bambina: Isabella Beatrice. La coppia si è però lasciata da tempo, come aveva rivelato lei in un’intervista a ‘Vanity Fair’. Qui lei lo aveva definito “il marito sbagliato, sposato di corsa in quattro mesi, per l’orologio biologico, per voglia di costruire. Il fatto è che ci siamo lasciati subito, lui poi per noi non c’è mai stato“.
Lei è legatissima alla sua bambina: “La più grande soddisfazione della mia vita è mia figlia – ha raccontato a Eleonora Daniele a ‘Storie Italiane’ -. Vederla crescere felice mi fa capire che qualcosa di buono l’ho fatto“.
Nonostante il fallimento del suo matrimonio, per Yvonne Sciò famiglia resta una parola importantissima, anche se per ora è composta solamente da sua figlia.